Si è spento oggi, poco dopo le 13, padre Arturo Buresti, parroco marista di Manciano della Chiana, sacerdote amico dell’Africa e «secondo padre» del motociclista scomparso nel 2005 Fabrizio Meoni. Aveva 83 anni ed era nato nella frazione di Vitiano, comune di Arezzo, a poche centinaia di metri da Castiglion Fiorentino.Se si parla di Manciano vengono in mente da sempre due nomi: Roberto Benigni e padre Arturo Buresti. Il comico toscano è nato nel minuscolo paese della Valdichiana aretina o, come dice lui, alla Misericordia, perché la chiesa è dedicata alla Madonna della Misericordia. Proprio la parrocchia che ha guidato padre Arturo Buresti, il marista che ha fatto della sua comunità un trampolino umanitario verso l’Africa e il Sud America. E’ stato lui la mente e le braccia dell’associazione «Solidarietà in buone mani» che Fabrizio Meoni, il «re della moto», aveva scelto per seguire i suoi progetti a Dakar.Più trecentomila euro di donazioni all’anno che «finiscono tutte agli ultimi», ripeteva sempre padre Buresti. Con i fondi raccolti vengono finanziate 500 adozioni a distanza fra Perù, Colombia e Venezuela, vengono dati ogni giorno pane e latte a 3500 ragazzi del Sud America e vengono cucinati 600 pasti. E poi ci sono i progetti: in Brasile è stato realizzato un ambulatorio e verrà costruita una scuola; in Tanzania è stata creata una clinica; in Camerun è già in funzione un’azienda agricola; in Sierra Leone è arriva una scuola elementare che, come ogni iniziativa legata all’Africa, è dedicata a Fabrizio Meoni. La vita di padre Buresti è stata tutta segnata dall’affidamento alla Vergine. A soli dodici anni entra nella congregazione dei Padri Maristi ed è ordinato sacerdote a Torino nel 1948. Nel 1953 le incerte condizioni di salute si portano dietro la sua nomina di direttore spirituale al seminario dei Padri Maristi di Rivaio a Castiglion Fiorentino, dove nel 1955 diventa rettore e superiore della comunità. Il 4 ottobre 1964 viene nominato parroco di Rivaio a Castiglion Fiorentino dove rimane fino al 1975, un lungo periodo nel quale consolida il suo legame con i giovani del paese e riesce a realizzare con loro quello che è rimasto il «Villaggio del giovane», spazio e strutture ricreative, sportive e di aggregazione lungo il tracciato dell’attuale 71.Dal 1975 è parroco di Manciano. Nello stesso anno inizia i viaggi missionari dove porta di persona il risultato dei suoi sforzi per la raccolta di fondi: Argentina, Brasile, Venezuela, Oceania, Africa, Togo, Nigeria, Mali e soprattutto Perù, dove concentra la sua azione dal 1980. Dal 1987 è presidente del Gruppo Storico e Sbandieratori di Castiglion Fiorentino con i quali viaggia verso numerosi paesi e nazioni del globo terrestre, sempre in nome dell’amicizia, della fratellanza e della solidarietà. Da diversi anni l’amministrazione comunale di Castiglion Fiorentino partecipa direttamente ai suoi progetti All’inizio del 2001 Fabrizio Meoni, castiglionese campione di rally di moto fuoristrada, conquista il sogno di una vita vincendo la prestigiosa «Parigi-Dakar». Fabrizio Meoni, già chierichetto del padre Buresti e, promuove in accordo con il missionario la costruzione di una scuola per i bambini di Dakar. L’anno successivo il campione ripete la vittoria e raddoppia l’impegno verso il povero stato africano lanciando il secondo progetto di edificazione a fini scolastici. L’ingresso nella leggenda del motociclista ed il suo attaccamento alla causa missionaria del padre Buresti sono all’attenzione dell’opinione pubblica nazionale. Nel gennaio del 2002 il sindaco di Castiglion Fiorentino nomina il missionario in partenza per il Venezuela e la Colombia «Ambasciatore di solidarietà della Città di Castiglion Fiorentino». Nonostante l’età i viaggi missionari del padre Buresti continuano ed aumentano le mete missionarie. Il 7 maggio 2003 fonda la associazione «Solidarietà in buone mani»Il 7 gennaio 2005 il presidente della Repubblica Carlo Azelio Ciampi, su proposta del Ministro degli Esteri, conferisce a padre Buresti la speciale onoreficenza della «Stella della solidarietà italiana» per il suo impegno a favore dei popoli sottosviluppati. Purtroppo, dopo questa grande gioia, vive la grande tristezza dovuta alla morte improvvisa di Fabrizio Meoni durante la «Parigi-Dakar» del 2005.I funerali si terranno domenica alle 14.30 nella chiesa di Manciano e sarà sepolto nel cimitero di Castiglion Fiorentino.L’ufficio stampadella diocesi di Arezzo-Cortona-Sansepolcro