Arezzo - Cortona - Sansepolcro

Sansepolcro celebra il Vescovo Ghezzi.

Il 30 novembre si celebra la festa della Toscana, quest’anno dedicata al volontariato di eccellenza. La Regione istituì la festa nel 2001 per ricordare l’abolizione della pena di morte avvenuta il 30 novembre 1786 (per la prima volta al mondo) ad opera del Granduca di Toscana e ribadendo il proprio impegno per la promozione dei diritti umani, della pace e della giustizia. Il Comune di Sansepolcro in questo giorno ricorderà una persona illustre della sua storia: monsignor Pompeo Ghezzi, Vescovo di Sansepolcro per ben 41 anni (1912-1953) e del quale, proprio nello scorso mese di aprile, si è ricordato il cinquantesimo dalla morte. Può sembrare strano e fuori luogo questo ricordo, eppure non è così.Il 6 gennaio 1927 i giornali pubblicavano la notizia che Sansepolcro per decreto governativo avrebbe fatto parte della provincia di Perugia. Apriti cielo, si formarono comitati, furono raccolte ben ottomila firme e fu visto in monsignor Ghezzi la persona capace di ottenere il miracolo. E così fu. Il 9 gennaio monsignor Ghezzi era a Roma dal Capo di gabinetto del ministero dell’Interno fornendo motivi validi affinchè Sansepolcro rimanesse in Toscana. Così avvenne. Di ritorno da Roma la città era ad attenderlo per esprimergli la propria gratitudine; alcuni lo presero in spalla e una fiumana di popolo lo portò in trionfo fino al Vescovado. Il Consiglio comunale il 14 gennaio proclamò monsignor Ghezzi cittadino onorario. Ma il Vescovo è stato importante per Sansepolcro perchè – con un episcopato così lungo – incontrò gravi situazioni che hanno segnato la città: durante le due guerre – soprattutto la seconda – e per lo sconvolgimento causato da ben due terremoti dimostrò di essere uomo energico e di decisioni immediate e importanti. Anche negli anni di pace, monsignor Ghezzi seppe dimostare grandi doti come costruttore di Chiesa e di società: assicurò alla diocesi il seminario, chiamò religiose in ausilio alla pastorale, portò in diocesi l’Azione cattolica. Monsignor Ghezzi è stato indubbiamente un grande pastore e nella sua epoca anche un profeta perché, attraverso il suo operare, dimostrava di essere oltre il contingente. L’omaggio al Vescovo per la festa della Toscana vede la partecipazione del Comune di Sansepolcro, dell’assessorato alla cultura e dell’assessorato alla pubblica istruzione.L’omaggio al Vescovo Pompeo Ghezzi ruota attorno a un convegno in programma venerdì 30 novembre nella sala consiliare di Sansepolcro. Si comincia alle 15.30 col saluto del sindaco, Franco Polcri, e dal Vescovo monsignor Gualtiero Bassetti. Interverranno don Andrea Czortek che tratterà il tema del titolo del convegno Un vescovo, la sua città; Uliana Ubaldi Nucci ricorderà le opere educative di monsignor Ghezzi; Irma Vandi racconterà Quel giorno che il Vescovo tornò da Roma. Le conclusioni spetteranno a monsignor Giacomo Babini. Alle 18.30 l’inaugurazione della mostra fotografica nel loggiato del Palazzo Vescovile. Hanno collaborato la diocesi , la parrocchia del Duomo, l’Archivio Vescovile e il Liceo Artistico-Istituto Statale d’Arte.Alessandro Boncompagni