Il teatro come strumento di dialogo tra realtà in conflitto e recupero di persone in difficoltà attraverso lo sviluppo della creatività e del lavoro di gruppo. Di questo discuteranno mercoledì 23 gennaio alle 18 nell’auditorium comunale di via Montetini a Arezzo Angelica Edna Livné Calò, responsabile della compagnia teatrale israelo-palestinese «Teatro dell’Arcobaleno» di Beresheet (Israele), Daniela Cuomo di Amref e Charlie Zeidan (Palestina) dello studentato internazionale dell’associazione «Rondine – Cittadella della Pace».L’incontro ha come obiettivo il confronto tra esperienze a carattere artistico, culturale ed educativo per far capire come l’esperienza teatrale nei bambini e nei giovani possa diventare prezioso strumento per migliorare la conoscenza di sé, il rapporto con l’altro e il dialogo tra realtà apparentemente distanti. Titolo dell’incontro: «Giovani in scena per la pace». L’appuntamento è organizzato da Rondine con il patrocinio del Cesvot e in collaborazione con l’assessorato alla cultura della Provincia di Arezzo, l’assessorato alle politiche giovanili e ai rapporti con il volontariato del Comune di Arezzo e con il patrocinio del Cesvot, il Centro Servizi Volontariato Toscana.Angelica Edna Livné Calò, ebrea romana trapiantata in Israele, dirige da anni questa compagnia composta da ragazzi israeliani e palestinesi, cristiani e musulmani, in uno spirito di dialogo e di riconciliazione tra le parti coinvolte da decenni nel conflitto mediorientale. Il gruppo teatrale è presente in Italia per una tournée in alcune città; in particolare la mattina del 24 gennaio presenterà lo spettacolo alle scuole medie superiori di Arezzo presso il Palasport delle Caselle. Invece, Daniela Cuomo è responsabile del settore territorio di Amref (African medical and research foundation), principale organizzazione sanitaria privata senza fini di lucro in Africa orientale. Parlerà in generale del progetto «Dagoretti-Children in need» che prevede attività di comunicazione (video, teatro e musica) per il recupero dei ragazzi di strada di Nairobi, capitale del Kenya. In particolare si soffermerà sul lavoro dell’attore Marco Baliani e altri artisti italiani, che hanno saputo trasformare un gruppo di adolescenti abbandonati e condannati a vivere nelle discariche in una compagnia di piccoli ma straordinari attori. Charlie Zeidan è nato a Beit Jala nel 1981. Si è laureato in sociologia all’università di Birzeit. Entrato a far parte dello studentato internazionale di Rondine, sta per intraprendere un master in sviluppo umano locale, cultura di pace e cooperazione internazionale.