Elsa carissima,un saluto affettuoso e fraterno come ogni volta che ci trovavamo, ma soprattutto grazie. Grazie a nome di tutti gli amici e le amiche dell’Azione cattolica per aver speso la maggior parte della tua vita lavorando in questa associazione; grazie per il tuo apostolato nella scuola con l’istruzione e la formazione di tanti alunni e studenti; grazie per la tua presenza esemplare e significativa nella Chiesa cortonese. Grazie per il tuo contributo al bene comune della tua città; grazie per la tua famiglia, per l’affetto grande che le hai sempre riservato e per quello che la famiglia ha dato a te.Ci siamo conosciute fin dagli anni 1948-50, quando ci è stato presentato l’ideale «più bello e splendente», quello della gioventù femminile di Azione cattolica. La nostra giovinezza ne fu conquistata. Tu hai vissuto questo ideale per tutta la vita, donandoti senza riserve all’attività formativa delle bambine e delle giovani, girando nelle parrocchie della diocesi per dar vita a iniziative, per formulare proposte e programmi, per indire incontri e convegni, ma in particolare per sentirti sorella di tutti. Sei diventata quindi presidente diocesana di Azione cattolica e poi di tutta l’Ac e allora, fedelissima, non hai lasciato indietro nulla di quanto ti veniva richiesto o semplicemente proposto, per questo importante, ma oneroso servizio.Sono passati molti anni della tua presidenza di Ac e la Chiesa di Cortona ha riconosciuto la validità della tua collaborazione apostolica e, nella persona del Vescovo monsignor Francolini, ti ha nominato «Cavaliere di Santa Romana Chiesa». Tu, però, senza nessuna vanagloria, hai continuato a darci l’esempio di umiltà serena, con qualche scatto di volontà autorevole, nel donarti a tutto campo, formandoti, sempre nell’Ac, per lavorare nella Caritas, nelle comunicazioni radiofoniche, a favore degli anziani e degli immigrati, e pure nella amministrazione comunale. Molteplici perciò i tuoi servizi alla Chiesa e alla tua città, non ultimo quello della tua cultura e della tua anima di artista.Ma da dove veniva questa dinamicità di bene verso tutti, questo continuo interessamento per gli altri senza ricevere nessun compenso? Tutto ciò era frutto di una vita donata, in primis, a Colui che ti ha scelta e ti ha riempita del suo amore, a cui tu hai saputo rispondere con prontezza, con generosità, con gioia e con tutte le tue capacità intellettuali, femminili, laiche, pratiche, concrete. Sei stata sempre devotissima della Madonna e ti dato una mano anche San Francesco, per cui l’umiltà, la povertà, la semplicità e la perfetta letizia ti hanno sempre guidato e sostenuto in tutti i momenti lieti e tristi, gioiosi e dolorosi fino a questi ultimi anni, quando la croce si è fatta più pesante e la cecità ti ha costretta a tante rinunce. Sei stata veramente eroica! Non hai mai fatto pesare sugli altri i tuoi impedimenti, hai sempre cercato di minimizzare gli inconvenienti dei tuoi occhi deboli e fino all’ultimo hai pensato agli altri perché non soffrissero delle tue menomazioni. Sempre sulla breccia.E infine grazie, cara Elsa, per quello che hai dato a me. In te ho visto sempre una vera missionaria laica, moderna, equilibrata, senza ricerca di popolarità e di gratificazioni, ma fedele e feconda nel tuo vivere quotidiano. Ti ho sentita sempre tanto vicina e vera amica, perché insieme abbiamo fatto un cammino e tu mi sei stata guida (anche se nella tua bontà dicevi che io ti avevo aperto la strada verso l’Ideale). Tu sei stata un vera testimone dell’amore a Gesù, nostro Signore e Re, al quale sei andata incontro come ad uno sposo dolcissimo e sono certa (e con me sono sicuri coloro che ti hanno conosciuto più a fondo) che adesso, felice, sei tra le sue braccia.Neda Dringoli