Lo scorso 27 gennaio si è celebrata in Valtiberina così come nel resto del mondo, la giornata della memoria. La ricorrenza è stata istituita con una legge del 20 luglio 2000 dal Parlamento italiano che ha in tal modo aderito alla proposta internazionale di dichiarare proprio il 27 gennaio come giornata per commemorare le vittime del nazionalsocialismo e dell’Olocausto. La scelta della data ricorda il 27 gennaio 1945 quando le truppe sovietiche dell’Armata Rossa, nel corso dell’offensiva in direzione di Berlino, arrivarono presso la città polacca di Oswiecim, nota con il nome tedesco di Auschwitz, scoprendo il suo tristemente famoso campo di concentramento e sterminio liberandone i pochi superstiti. La scoperta di Auschwitz e le testimonianze dei sopravvissuti rivelarono compiutamente per la prima volta al mondo l’orrore del genocidio nazista e la sostanza della «soluzione finale». In Valtiberina i comuni di Anghiari e di Sansepolcro hanno deciso di celebrare ormai da diversi anni questa ricorrenza presso il campo d’internamento di Renicci, nella frazione anghiarese di La Motina. Un’occasione per non dimenticare le pagine nere della storia che hanno segnato anche la vallata.Lorenzo Canali