Arezzo - Cortona - Sansepolcro

Il cane «fido» salva il padrone dalle fiamme

E’ una bella storia di amicizia tra un uomo ed il suo cane quella che ci è giunta in questi giorni da Sansepolcro. Un uomo, infatti, si è salvato dalle fiamme di un incendio grazie alla prontezza del proprio cane che ha svegliato per tempo il proprio padrone che così è riuscito a mettersi in salvo.Ma andiamo con ordine. E’ circa l’una di notte quando un incendio scoppia improvvisamente all’interno di un’abitazione posta in via Giordano Bruno, una strada del centro storico biturgense, a due passi da Porta Fiorentina. Nella casa si trovano solo un cane ed il suo padrone, un uomo di origini venete di 44 anni. Le fiamme iniziano a divampare nel salotto dell’abitazione, per cause ancora in corso di accertamento. Il veneto al piano superiore non si sta accorgendo di nulla, anche perché ormai si è addormentato. Ecco però intervenire in suo soccorso il suo fedele amico a quattro zampe che, compresa la pericolosità della situazione, si mette a rumoreggiare raschiando alla porta della camera del padrone.Una volta svegliatosi e uscito dalla propria stanza da letto, l’uomo vede il proprio salotto in fiamme. A questo punto, con le vie di uscita tutte sbarrate dal fuoco, decide di mettersi in salvo attraverso una piccola finestra del bagno che si affaccia su un terrazzo dell’abitazione.Da qui l’uomo chiede aiuto ai vicini che a loro volta contattano a tempo di record i vigili del fuoco di Sansepolcro che lavorano dall’1.40 fino alle 4 del mattino. L’incendio nel frattempo aveva danneggiato tutto il salotto dell’uomo, annerendo completamente le pareti.Sono andati distrutti, tra l’altro, anche un mobile, un antico divano di pregio, un tavolo, alcune sedie e i tappeti: l’ammontare complessivo dei danni supera abbondantemente i 10mila euro. Un danno sicuramente alto, ma che comunque poteva essere ben maggiore soprattutto se si considera che via Giordano Bruno è una di quelle strade del centro storico biturgense molto strette con le case una attaccata all’altra. Se i danni sono stati così limitati e se l’uomo arrivato dal Veneto è riuscito a mettersi in salvo, il «grazie» più grande va dato al cane che ancora una volta si è dimostrato il più fedele amico dell’uomo. E ancora una volta torna alla mente l’amore di San Francesco per gli animali (e per l’intero creato) che troppo spesso viene dimenticato.Lorenzo Canali