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L’oratorio di Ambra: un antidoto contro la solitudine

Come ogni anno l’associazione di volontariato dell’oratorio «La Pace» di Ambra, affiliata all’associazione nazionale Anspi ha presentato il programma, dopo aver tratto le conclusioni di quanto svolto nel 2007, che è stata una annata densa di quegli avvenimenti condivisi, che rendono gradevoli anche le occasioni più semplici, dedicando pari attenzione ai più giovani e ai meno giovani offrendo quelle opportunità di svago, sport e solidarietà che consentono di insaporire il tempo libero. C’è la sala musicale insonorizzata, disponibile per le prove dei gruppi musicali che ha come responsabile Stefano Isoletti (per contattarlo basta telefonare al 338.21.66.308).Il programma del 2008 ricalca quello dell’anno precedente. Nel periodo estivo l’attività sportiva si snoda a seconda dell’età dei partecipanti tra i tornei di calcetto, minivolley e pallavolo con gli allenamenti presso la palestra comunale. All’inizio dell’estate la «Festa dei nonni» è curata dai ragazzi delle elementari e delle medie che si esibiscono in spettacoli e canti tra le risate e qualche giustificata emozione da parte degli anziani. Il volontariato, sostenuto dai componenti dell’associazione, è rivolto ai «diversamente abili» con i corsi di ceramica aperti a tutti, giovani e adulti. A conclusione di questa attività, un pranzo riunisce i soci e i frequentatori del corso.I giovani soci dell’oratorio «La Pace» sono da anni impegnati in un cammino di solidarietà. Alcuni hanno già una famiglia e i loro bimbi vengono allenati a quei rapporti spontanei che consentono di dare un significato alla propria esistenza comprendendo anche i problemi del nostro prossimo. Anche il tempo delle vacanze ha un nutrito programma organizzato per famiglie e giovani nella casa salesiana a Santa Fosca, nelle Dolomiti, poi i Grest per le medie e per le elementari, i pellegrinaggi di solidarietà in Albania e in Africa, con i ragazzi delle superiori in Sardegna. L’oratorio ospita anche le varie attività di catechesi parrocchiale.Un’altra iniziativa riguarda le persone rimaste sole e le coppie senza figli e con figli lontani, che nel giorno di festa sentono maggiormente la solitudine. Allora ecco l’opportunità di trascorrere una «Domenica insieme», di una tavola imbandita con amore, con due mamme in cucina capaci di preparare piatti semplici e gustosi e i giovani che si trasformano in addetti al servizio. Ogni due settimane l’appuntamento è atteso con gioia: ci si ritrova come una grande famiglia, c’è chi porta anche gli amici venuti da fuori. Ogni mese vengono festeggiati i compleanni ed allora la festa è completa con la torta, le candeline e lo spumante. I rapporti si stringono, la confidenza fa aprire i cuori alla gioia della condivisione e non ci si sente più soli.Gaby Oppi Ferrett