Arezzo - Cortona - Sansepolcro

Sat2000 lancia in televisione gli animatori dei mass-media.

Sat2000 sceglie la diocesi di Arezzo-Cortona-Sansepolcro come esperienza «modello» nel rapporto fra comunicazione, cultura e parrocchia. La tv dei cattolici italiani premia il lavoro dell’ufficio diocesano delle comunicazioni sociali che da tre anni è impegnato nella formazione degli animatori della comunicazione e della cultura. Come? Facendo sbarcare in città un pool di telecamere e piantando le tende per tre giorni nella chiesa del Sacro Cuore e Santa Margherita Redi, individuata come parrocchia pilota. Andiamo con ordine. Tutto parte da una telefonata di Francesco Ognibene, giornalista del quotidiano Avvenire e responsabile delle pagine Portaparola, ad un parrocchiano impegnato nell’associazione «Testa E Croce»: «Pronto, chiamo da Avvenire. La prossima settimana viene giù qualche telecamera per fare due riprese. Così poi le mandiamo in onda al Primo convegno nazionale degli animatori della cultura che si tiene a Bibione da 24 al 27 aprile». Detto fatto, venerdì scorso si presentano in quindici, tra registi, autori ed operatori. In pratica filmano tutto. Dalla riunione dell’associazione culturale al convegno sull’università, dal ritiro delle copie di Avvenire e Toscana Oggi in edicola alla Santa Messa. L’obiettivo è chiaro: creare un documentario sulla parrocchia di circa 20 minuti, attraverso la storia dei suoi animatori della cultura.Eccoli i protagonisti, gli animatori. Giovani che hanno sempre chiacchierato di studio e lavoro, guerra e pace, politica e laicismo, trasformando gli scalini nel dietro chiesa in una agorà intrisa di cattolicesimo. E che da due anni propongono questi temi alla città di Arezzo, che a volte risponde in modo sorprendente.Al Convegno nazionale di Bibione sarà presente una delegazione di dieci persone di tutta la diocesi guidata da Massimo Rossi, direttore dell’ufficio diocesano delle comunicazioni sociali. Fra loro anche Omar e Lorenzo, del Sacro Cuore, che saranno gli ambasciatori della parrocchia e spiegheranno al resto d’Italia come hanno fatto a coniugare il nuovo sito (www.parrocchiasacrocuore.arezzo.it) con le bacheche, il bollettino parrocchiale con i convegni. Di fronte a loro due ospiti d’eccezione: il direttore di Avvenire Dino Boffo e il cardinale Camillo Ruini. Alle loro spalle scorreranno le immagini del Sacro Cuore, esempio di integrazione dei vari mass media per diffondere «cultura a tutti i livelli», come tengono a precisare i protagonisti. C’è un’unica pecca, secondo i giornalisti di Avvenire e cioè non esser riusciti a utilizzare il mezzo televisivo nella parrocchia guidata da don Angelo Chiasserini. «Calma – dicono al Sacro Cuore – un passo alla volta e faremo anche questo, magari con l’aiuto di altre parrocchie modello, come Pescaiola, dove esiste un gruppo di cineamatori». Oppure con l’aiuto dell’ufficio comunicazioni sociali e del Vescovo, monsignor Gualtiero Bassetti, che hanno sempre incoraggiato la formazione degli animatori. Per il momento resta da smaltire la voracità di Sat2000, che non ha voluto levare le tende prima di aver riempito tutte le 40 cassette previste, per realizzare i 20 minuti più famosi del Sacro Cuore.di Luca Salvadori