Arezzo - Cortona - Sansepolcro

Due volumi per raccontare i tesori di Cortona.

Sabato 19 aprile nel salone mediceo di Palazzo Casali Edoardo Mirri e Bruno Santi presentano due volumi, Museo Diocesano di Cortona e Museo dell’Accademia Etrusca e della Città di Cortona, con testi curati da Paolo Bruschetti e Maria Grazia Vaccai, pubblicati dalla casa editrice Murena. L’opera, sostenuta dal Comune di Cortona, dalla Banca Popolare di Cortona, dall’Accademia Etrusca e dalla stessa casa editrice, diretta dai cortonesi Italo e Federica Marri, costituisce un’imponente e spettacolare produzione editoriale che racchiude la storia e le immagini dei due grandi musei della città di Cortona.Dopo la revisione dei criteri espositivi del museo diocesano, condotta nel corso degli anni passati,e dopo la profonda trasformazione del Museo dell’Accademia Etrusca in Maec (Museo dell’Accademia Etrusca e della Città di Cortona), avvenuta nel 2005, è apparso indispensabile fornire al pubblico degli studiosi e dei tanti visitatori uno strumento che consentisse un più adeguato approccio e un più corretto sistema di lettura dei due musei. I volumi non sono fondati sulla classica pubblicazione catalografica, ma propongono uno schema diverso. Ai saggi, che offrono un inquadramento generale sui vari momenti artistici e storici illustrati dai materiali custoditi nei musei, sono stati affiancati altri contributi volti a far conoscere le motivazioni che sono state alla base della costituzione di queste importanti istituzioni culturali.Questo approccio ha consentito anche di inserire contributi monografici che si concentrano su alcune opere fondamentali dei due musei. Per ottenere questo risultato, Bruschetti e Vaccai si sono avvalsi di una équipe di giovani studiosi specialisti delle singole fasi artistiche, ma anche di grandi uomini di cultura come Antonio Paolucci, oggi direttore dei Musei Vaticani, del compianto professor Gugliemo Maetzke e del Vescovo, monsignor Gualtiero Bassetti. L’opera costituisce il migliore invito all’appuntamento di settembre, quando il Maec vedrà un’ulteriore crescita espositiva con l’apertura di sei nuove sale.