Arezzo - Cortona - Sansepolcro

I Vescovi di Arezzo-Cortona-Sansepolcro e di Città di Castello in difesa della «Buitoni» di Sansepolcro.

l futuro della «Buitoni» di Sansepolcro irrompe nella comunità ecclesiale. Sono due le diocesi che stanno seguendo con attenzione l’evolversi della trattativa per la cessione dello storico stabilimento della provincia di Arezzo in cui, 181 anni fa, Giulia Boninsegni e il marito Giovanni Battista Buitoni diedero vita al noto marchio italiano della pasta. Si tratta delle diocesi di Arezzo-Cortona-Sansepolcro e di Città di Castello da cui provengono gli oltre 450 dipendenti impiegati nel pastificio di Sansepolcro. La fabbrica si trova nel territorio provinciale aretino, ma è a meno di cinque chilometri dal confine con l’Umbria. Ecco la scelta delle due Chiese locali di mobilitarsi in maniera unitaria a favore dell’impianto messo in vendita dall’attuale proprietario, Nestlé Italia.

In una nota congiunta, il Vescovo di Arezzo-Cortona-Sansepolcro, monsignor Gualtiero Bassetti, e il Vescovo di Città di Castello, monsignor Domenico Cancian, esprimono la «preoccupazione della comunità cristiana per le conseguenze sociali ed economiche che un drastico ridimensionamento della produttività dello stabilimento potrebbe arrecare al territorio e alle centinaia di famiglie, per lo più composte da giovani coppie, la cui vita è in gran parte sostenuta dal lavoro in Buitoni» e invitano «Nestlé Italia, il mondo dell’imprenditoria locale e le realtà economiche presenti sul territorio a favorire una soluzione industriale che abbia piena consapevolezza del valore storico, sociale e culturale, oltre che economico, del pastificio, garantendo responsabilmente non soltanto un serio impegno finanziario per la sua sopravvivenza, ma anche un deciso percorso progettuale che ne assicuri la continuità e lo sviluppo». Di fatto, il marchio è tuttora in grado di attrarre nel mondo l’interesse del mercato a beneficio delle imprese che lo impiegano.

Al «caso Buitoni» di Sansepolcro è dedicata anche l’apertura della prima pagina del fascicolo regionale di Toscana Oggi, il settimanale di informazione delle diocesi toscane, a dimostrazione dell’interesse che l’avvenire della «Buitoni» ha per la comunità cristiana.

Di seguito viene diffusa la nota congiunta, firmata dal Vescovo di Arezzo-Cortona-Sansepolcro, monsignor Gualtiero Bassetti, e dal Vescovo di Città di Castello, monsignor Domenico Cancian.

Gli uffici stampa

della diocesi di Arezzo-Cortona-Sansepolcro

e della diocesi di Città di Castello

LA NOTA CONGIUNTA SUL FUTURO «BUITONI»

Le diocesi di Arezzo-Cortona-Sansepolcro e di Città di Castello seguono con interesse e partecipazione le notizie che giungono sul futuro dello storico pastificio «Buitoni» di Sansepolcro, messo in vendita di recente dall’attuale proprietario, il gruppo alimentare Nestlè Italia. Le due diocesi intendono esprimere la loro preoccupazione per le conseguenze sociali ed economiche che un drastico ridimensionamento della produttività dello stabilimento potrebbe arrecare al territorio e alle centinaia di famiglie, per lo più composte da giovani coppie, la cui vita è in gran parte sostenuta dal lavoro in «Buitoni».

La comunità cristiana dell’Alta Valle del Tevere si stringe attorno agli oltre 450 dipendenti del pastificio, agli imprenditori e alle maestranze delle numerose imprese dell’indotto che stanno vivendo momenti di incertezza. A loro vanno l’amicizia, la vicinanza e il sostegno per le manifestazioni pacifiche e piene di speranza.

In questi giorni, tutte le componenti della comunità civile dei nostri territori si stanno adoperando per una soluzione che assicuri la sopravvivenza e la crescita del pastificio «Buitoni». Ciò conferma il profondo radicamento sociale di un marchio che, per Sansepolcro e per l’intera Valle del Tevere, ha scandito, lungo gli oltre 180 anni della sua gloriosa storia, la vita economica, politica e culturale della vallata e delle rispettive province, offrendo benessere e sviluppo grazie anche alla dedizione, alla professionalità e all’impegno di intere generazioni di uomini e donne.

Le nostre diocesi apprezzano l’impegno congiunto delle regioni Umbria e Toscana, e delle numerose istituzioni locali che si stanno mostrando vicine e unite, al di là di qualsiasi schieramento o appartenenza politica.

In questo contesto occorre preservare il contributo storico che le nostre terre hanno dato alla nascita e all’affermazione del marchio «Buitoni» ed è necessario corrispondere alla significativa mobilitazione istituzionale di questi mesi. Pertanto le nostre comunità diocesane invitano Nestlé Italia, il mondo dell’imprenditoria locale e le realtà economiche presenti sul territorio a favorire una soluzione industriale che abbia piena consapevolezza del valore storico, sociale e culturale, oltre che economico, del pastificio «Buitoni», garantendo responsabilmente non soltanto un serio impegno finanziario per la sua sopravvivenza, ma anche un deciso percorso progettuale che ne assicuri la continuità e lo sviluppo.

+ Gualtiero Bassetti

Vescovo di Arezzo-Cortona-Sansepolcro

+ Domenico Cancian

Vescovo di Città di Castello