Arezzo - Cortona - Sansepolcro

Estate, «Allarme» anziani E il Cortonese si mobilita.

Con l’arrivo dell’estate e delle vacanze si riaffaccia prepotentemente il problema degli anziani soli e non autosufficienti. Non è raro incontrarsi in sfoghi o denunce a mezzo stampa in cui si rilevano imbarazzanti situazioni di anziani abbandonati a se stessi o ignorati dai propri congiunti. Sono pertanto da apprezzare e da incoraggiare tutte le forme di volontariato che, in campo ecclesiale e civile, offrono servizi, anche di modesta entità ma di grande importanza, a favore delle persone bisognose di aiuto. Sono ugualmente apprezzabili gli interventi degli enti pubblici che dimostrano sensibilità verso queste fasce deboli della società.È di questi giorni la notizia che la Giunta regionale toscana ha varato una proposta di legge, che deve essere presto approvata dal Consiglio, per potenziare il sistema di assistenza alle persone anziane non autosufficienti al di sopra dei 65 anni. La proposta di legge regionale si articola su tre punti fondamentali: azzeramento delle liste di attesa per l’inserimento degli anziani nelle residenze sanitarie assistite entro il 2010; sostegno economico fino a mille euro al mese alle famiglie per l’assistenza domiciliare; contributo di 300 euro mensili per lo stipendio alle badanti purchè in regola con il permesso di soggiorno e con il contratto di lavoro. Le premesse sono buone. Recentemente il tema del disagio della terza età e dei problemi concreti degli anziani che non riescono più a provvedere a se stessi è stato affrontato a Cortona dagli artigiani di Cna. La novità emersa dal convegno consiste in un patto, firmato d’intesa tra la Regione Toscana e le parti sociali, che prevede un fondo a favore delle persone non autosufficienti; un fondo che, come spiega Orlando Magari, rappresentante della Cna Pensionati di Arezzo, prevede la domiciliarità come scelta primaria, l’abbattimento delle liste di attesa nelle residenze assistite entro il 2010, l’erogazione di un sussidio economico alle famiglie che hanno al loro interno una persona bisognosa di cure. Appunto come prevede la proposta di legge regionale che ha recepito in pieno le risultanze del convegno di Cortona.Ma a livello territoriale, quali servizi siamo in grado di offrire agli anziani non autosufficienti? Il progetto del Comune di Cortona prevede il potenziamento del servizio di assistenza domiciliare, secondo il livello di gravità dell’assistito, e l’ampliamento di un posto (che si aggiunge ai sei posti esistenti) di ospitalità temporanea di sollievo o di emergenza presso il Centro residenziale «Sernini» di Camucia. Prevede pure l’erogazione di un sostegno finanziario da destinare alle famiglie come copertura dei contributi assistenziali e previdenziali per badanti con regolare contratto di lavoro. A ciò si aggiunge l’ospitalità giornaliera, dalle 9,30 alle 16 nel periodo invernale e fino alle 18 nel periodo estivo, presso il Centro diurno «Sernini» di Camucia con accessi flessibili, secondo le esigenze degli anziani e delle loro famiglie. Alcune aziende del territorio hanno fornito anche un pulmino attrezzato per il trasporto gratuito delle persone in difficoltà.C’è poi la presenza, quanto mai opportuna, di un Centro di ascolto Alzheimer, aperto da tempo a Camucia in viale Matteotti per i cinque comuni della Valdichiana aretina, che svolge funzioni di informazione, consulenza, orientamento e sostegno per le persone e le famiglie che si prendono cura dei malati di Alzheimer.Le iniziative, dunque, non mancano, ma vanno potenziate e rese più fruibili per ovviare a quelle “forme subdole di violenza e prevaricazione nei confronti degli anziani”, recentemente denunciate dal Centro Studi dell’associazione matrimonialisti italiani, che fa notare come «la solitudine, quella voluta e imposta da altri, è una forma devastante di violenza».di Benito Chiarabolli