Arezzo - Cortona - Sansepolcro

«A Sydney un abbraccio mondiale». Bassetti fa breccia nel cuore dei giovani. L’aria della Gmg australiana è arrivata a Poti, .

E’ stata una notte di riflessione, preghiera e gioia con il pensiero a Sydney. L’appuntamento era stato fissato, dal Centro di pastorale giovanile diocesano, per sabato 19 presso l’oratorio del Sacro Cuore di Poti. A rispondere all’appello i tanti giovani che non hanno potuto partecipare alla XXIII Giornata mondiale della gioventù; non hanno potuto essere fisicamente in Australia, ma con lo spirito c’erano anche loro in Oceania. «Essere qua a casa e vedere i nostri amici in Australia non è per niente semplice – ci spiega uno dei ragazzi presenti a Poti – l’esperienza che stanno vivendo sarà indimenticabile e non perché è un semplice viaggio, ma perché è una vera e profonda esperienza di fede». «Io ho partecipato alla Gmg di Colonia nel 2005 e all’Agorà dei giovani italiani a Loreto nel 2007 – spiega un altro ragazzo – sono entrambe state esperienze uniche ed irripetibili che ci hanno fortemente scosso e cambiato la vita. Molti amici li ho conosciuti proprio in queste occasioni e da allora non li ho più lasciati; arrivando a costruire un rapporto di amicizia realmente fraterno e solidale. In queste circostanze si scoprono veramente le persone, si entra in contatto con culture diverse tramite un semplice sorriso e ci si sente benvoluti da tutti, si fa festa anche con chi non si conosce, ci si diverte a scherzare con tutta la gente che si incontra e a ballare e cantare in mezzo a piazze gremite di giovani che stanno insieme con semplicità. E, infine, la cosa che ci accomuna di più è sapere che siamo tutti lì per lo stesso motivo». Giovani che si ritrovano assieme per professare la stessa fede, questa è la Gmg e questo è stato il senso della serata in vetta all’alpe che domina Arezzo. Tre i momenti che hanno contraddistinto la serata: il primo è stato quello della veglia, un momento di preghiera all’interno della piccola chiesa, in cui i giovani provenienti dalle diverse zone della diocesi hanno invocato la forza dello Spirito Santo e la protezione dei santi e durante il quale hanno ascoltato le parole che, poche ore prima, Benedetto XVI aveva pronunciato all’ippodromo di Randwick durante la veglia australiana; il secondo di festa, ammirando in video le «gesta» dei ragazzi della diocesi presenti in Australia; il terzo, caratterizzato di nuovo dal silenzio, in piena notte, con la S.Messa presieduta dal vicario generale monsignor Giovacchino Dallara, seguita dal collegamento in diretta con Sydney con la celebrazione eucaristica dal papa. Al termine della serata l’annuncio della prossima Gmg: a Madrid nel 2011. Una certezza aleggiava nei pensieri dei ragazzi presenti a Poti: « In Spagna ci saremo anche noi».di Samuele Foni Bassetti fa breccia nel cuore dei giovaniNoi giovani siete come Francesco d’Assisi, anche lui infatti affrontò barriere culturali, tentazioni, ma non cedette mai alla superbia né alla vana gloria». Così monsignor Gualtiero Bassetti si è rivolto a 300 giovani, venerdì 19 luglio, durante la sua ultima catechesi in terra d’Australia per la XXIII giornata mondiale della gioventù. Il Vescovo ha vissuto la Gmg di Sydney in prima linea: ha guidato tre catechesi, ha incontrato il gruppo dei giovani di Arezzo-Cortona-Sansepolcro e ha concelebrato con il Papa. Momenti significativi sono state le meditazioni che monsignor Bassetti ha tenuto per le delegazioni italiane. «Non fatevi rubare il sogno più grande: l’amore – ha detto il vescovo di Arezzo,Cortona,Sansepolcro venerdì- senza di esso la vita perde il suo sapore, il suo senso, la sua bellezza. Nessuno vi strappi da questa certezza». Ad ascoltarlo oltre 300 giovani provenienti da tutta la Puglia e dalle diocesi di Imola e di Ivrea. «Non pensate mai – ha detto Bassetti – che l’opera di evangelizzazione sia lontana da voi. Non a tutti è chiesto di lasciare il proprio Paese, di abbandonare ogni altra occupazione che non sia l’impegno ecclesiale», in questo senso non si può più ricorrere all’alibi del «non potrò mai riuscirci». Ovunque si viva, dovunque si vada, «è chiesto di essere portatori sempre e dovunque della buona notizia del Vangelo di Gesù, morto e risorto». Bassetti ha così esortato i giovani a seguire la scia di Gesù coltivando «in maniera fedele, sincera, forte, autentica tutte le amicizie – ed in particolar modo di cercare e amare «i più deboli». Sull’esempio di san Francesco ha poi rinnovato l’invito a portare il Vangelo a tutti «senza amore la vita perde il suo senso, la sua bellezza». Nella sua seconda catechesi in Oceania, tenuta giovedì 17 luglio di fronte ad un folto gruppo di giovani della Toscana, il vescovo aveva invece parlato del «corpo» inteso come Chiesa, ma anche come fisicità. «Se non fossimo corpo – ha detto il presule – non saremmo persona. Il corpo è il tempio dello Spirito ed è relazione». Così, ha affermato Bassetti, «lo Spirito ci apre all’altro». Anche in questo caso non è mancata un’esortazione ai ragazzi: «Impegnatevi nella Chiesa perché sia più bella. In essa non si entra per caratteri prestabiliti ma in quanto battezzati in un solo Spirito. Per questo tutti siamo ugualmente preziosi». Monsignor Gualtiero Bassetti non era l’unico pastore toscano presente in Australia. Assieme al lui hanno accompagnato i giovani toscani della Gmg anche il vescovo di Massa Carrara-Pontremoli Eugenio Benini, e il vescovo di Pescia Giovanni De Vivo. «A Sydney un abbraccio mondiale»Siamo già in cammino verso Madrid, perchè le Gmg non sono fuochi di paglia, ma tappe importanti del cammino di ogni giovane cristiano. Sono una intuizione grande del nostro amatissimo Giovanni Paolo II, chi non le accoglie non accoglie i frutti dello Spirito che sono nati da questi eventi». Con queste parole i giovani della diocesi di Arezzo-Cortona-Sansepolcro hanno salutato la terra australiana che, per due settimane, è stata il teatro della XXIII Giornata mondiale della gioventù. Ancora una volta internet si dimostra mezzo straordinario per poter conoscere in presa diretta le impressioni dei «nostri». «Anche in questa edizione la Gmg – si legge su Arezzogiovani.it, il sito del Centro di pastorale giovanile diocesana che ha fatto seguire passo passo le “avventure” australiane degli aretini – ha saputo coinvolgere i giovani in un abbraccio mondiale, un abbraccio che si è visto ogni giorno sia nei raduni che nei piccoli incontri fra parrocchie, diocesi, giovani dello stesso gruppo. La testimonianza è stata al centro del nostro camminare, del nostro partire e del nostro arrivare. Sappiamo però che deve continuare nelle nostre case e non dobbiamo lasciare che il mondo globalizzato, il mondo che guarda solo al guadagno affievolisca la nostra fede, la nostra speranza, il nostro amore, anche se piccolo fragile e bisognoso ogni giorno di vigore. Nostro Signore ci darà l’aiuto di cui abbiamo bisogno, così come ce lo ha dato ogni giorno qui in Australia, la sua provvidenza ha colmato di beni i nostri giorni».