Arezzo - Cortona - Sansepolcro

Cortona, la città etrusca «madre» del mito greco.

E’ stato pubblicato da pochi giorni, per la Calosci Editrice di Cortona, il volume curato dall’avvocato Guido Materazzi, dal titolo «Cortona e il suo territorio. Tra il mito e la storia».Con questo lavoro, l’autore si propone di filtrare il bagaglio di conoscenze di cui disponiamo sulle origini del nostro territorio attraverso le risultanze delle numerose scoperte archeologiche che hanno interessato in questi ultimi anni, un rilevante numero di siti cortonesi, tra i quali emergono per importanza i ritrovamenti del Sodo.Guido Materazzi si è già fatto apprezzare in passato per due opere che intendevano valorizzare il ruolo e la centralità di Camucia: un antico villaggio che si è dimostrato storicamente essenziale allo sviluppo della ben più prestigiosa ed «altolocata» Cortona. Oggi, con quest’ultima fatica letteraria, il campo di analisi si allarga notevolmente, sino ad investire l’intero territorio che cinge la città di Cortona e in cui Camucia, insieme alla sua area «pertinenziale» del Sodo, si vede confermare il ruolo di protagonista e di fonte inesauribile di conoscenze sul nostro passato. Lo scopo del volume è, infatti, quello di ricostruire le nobili ed antiche origini della città etrusca, servendosi del materiale classico che si trova nella disponibilità dello studioso. Tra questi, ci sono i numerosi reperti che la terra, ineguagliabile custode del passato e della memoria di ogni civiltà, pian piano restituisce, ma anche il mito, che, lungi dal rappresentare una banale sommatoria di ingenue favole, nasconde una serie di verità storiche, che le scoperte archeologiche possono incaricarsi di suffragare nella loro attendibilità. La questione divide da sempre gli «schieramenti» tra coloro che si limitano a credere in quel che di materiale vedono con i loro occhi e coloro che, invece, sono persuasi del fatto che al fine di conoscere l’antico passato di ogni civiltà occorra prendere le mosse proprio dal mito. Guido Materazzi si inscrive in questa seconda scuola di pensiero e proprio del mito si serve per argomentare la sua tesi sulle antiche origini di Cortona. Sono state scoperte tracce della presenza umana nella nostra terra riconducibili già al paleolitico e al neolitico. Per quanto riguarda invece l’origine e lo sviluppo della civiltà, un passaggio decisivo si manifesta nello stretto rapporto tra la nostra Cortona e le città della Grecia antica. Numerosi sono gli indizi che consentono al Materazzi di affermare che Cortona, l’antica «Coryto», non solo fosse diffusamente conosciuta nell’antichità greca, ma che costituisse addirittura un essenziale punto di riferimento per la mitologia.Al fine di spiegare le origini della città, si narrava la vicenda del mitico Dardano che, dalle nostre terre, era partito per fondare l’antica città di Troia. Non si devono dimenticare in questo quadro le fondamentali conseguenze di tale ricostruzione, visto che dalla città di Troia, per il tramite di Enea, hanno trovato origine Roma e la stessa civiltà latina. Cortona, dunque, avrebbe vissuto i primordi della civiltà occidentale nelle vesti di vera e indiscussa protagonista, tanto da meritarsi il noto epiteto diffuso dal poeta Virgilio e dalla saggezza popolare delle nostre terre, di «Mamma di Troia e nonna di Roma».Guido Materazzi, con la sua ultima fatica, torna ad investigare su questa e su tante altre ricostruzioni storico-mitologiche che hanno visto la centralità della città etrusca e del territorio circostante, e lo fa non solo con lo spirito «campanilistico» del cortonese chiamato ad enfatizzare il nobile passato della sua città, ma servendosi di quella razionalità e di quel rigore scientifico che debbono caratterizzare l’azione dello storico. Materazzi si propone all’attenzione dei lettori con un’opera dal sapore dell’investigazione scientifica, senza troppe concessioni a quel senso di appartenenza ad una comunità ed a un territorio che potrebbe offuscare il rigore analitico d’insieme. «Cortona e il suo territorio» rappresenta un volume che dovrebbe trovare spazio nella biblioteca di ogni buon cortonese, consapevole che non esiste miglior modo di prepararsi ad affrontare le incertezze e le sfide del futuro, che quello di investigare, indagare e conoscere a fondo il proprio passato. di Gabriele Zampagni