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Alla ex Sadam di Castiglioni arriva il parco industriale.

Un protocollo d’intesa per la realizzazione di un parco industriale e per la riqualificazione dell’area dell’ex zuccherificio Eridania Sadam spa di Castiglion Fiorentino. È questo il frutto di un accordo tra il presidente dell’associazione industriali di Arezzo Giovanni Inghirami e il presidente del gruppo industriale Maccaferri Gaetano Maccaferri. «Con il protocollo d’intesa – spiega Maccaferri – in particolare si prevede di assegnare alle piccole e medie imprese locali, che costituiscono la base produttiva della provincia di Arezzo, circa 7,5 ettari di aree urbanizzate del parco a prezzi agevolati oltre alla fornitura di energia elettrica a tariffe ridotte di circa il 20% rispetto ai prezzi di mercato e l’opportunità di una eventuale fornitura di calore attraverso una rete di teleriscaldamento». «La riconversione produttiva di un’area così importante per l’economia del territorio – ha aggiunto Inghirami – merita una particolare attenzione da parte della nostra associazione, sia per sostenere l’insediamento di un’attività ad alto valore strategico come quella della produzione di energia da fonti rinnovabili, sia per le opportunità riservate alle altre attività manifatturiere, di logistica ed altro ancora». In merito all’accordo tra Inghirami e Maccaferri è intervenuto anche il sindaco di Castiglion Fiorentino, Paolo Brandi: «Ben vengano accordi per insediare in quell’area aziende in grado di offrire concrete opportunità di lavoro ed una crescita equilibrata dell’economia locale. Peraltro, quello della riqualificazione dell’intera area era e rimane uno degli obiettivi indicati da tempo dall’amministrazione comunale: più investimenti significano più imprese, più imprese significano più lavoro, più lavoro significa più ricchezza per tutti; in un momento di difficoltà economica non è cosa da poco. Credo però – prosegue Brandi – che da questo protocollo non debbano rimanere escluse componenti economiche significative della nostra provincia, è positivo che vi sia un impegno dell’associazione industriali, ma dentro un’intesa più generale non possono mancare gli artigiani, le piccole imprese e tutte, sottolineo tutte, le associazioni dei produttori agricoli. Accolgo con piacere il fatto che nel documento di Maccaferri e dell’associazione industriali si richiamino alcuni punti sui quali da sempre la gente di Castiglion Fiorentino si è mostrata sensibile, in particolare la valorizzazione dello sviluppo locale, l’insediamento di attività ad alto valore strategico, l’integrazione tra le diverse componenti economiche e soprattutto un’attenzione alle questioni ambientali. A queste il comune aggiunge – prosegue il sindaco di Castiglion Fiorentino – un particolare obbligo per la tutela della salute dei cittadini e la sostenibilità urbanistica e sociale degli investimenti. Su questo punto siamo stati sempre estremamente chiari: lavoro, occupazione, ambiente e salute sono facce della stessa medaglia per cui è chiaro che non potranno essere mai autorizzate aziende o lavorazioni in contrasto con questi principi. Ritengo che questo accordo, anche se ancora privo di firme a nostro avviso importanti, contribuisca a mettere da parte idee, circolate in questi giorni, che prefiguravano per l’area dell’ex zuccherificio una destinazione commerciale. Ora viene rimessa al centro un’ipotesi produttiva che, come è dichiarato nel protocollo del gruppo Maccaferri e dell’associazione industriale di Arezzo, “determini uno sviluppo integrato delle diverse componenti economiche locali, agricoltura, produzione, turismo e servizi”. In questo senso – chiosa Brandi – ci pare che il nodo della centrale a biomasse non possa essere sciolto solo con la sigla di una intesa con una pur rilevante categoria produttiva, così come richiamare una passibile destinazione legata alla logistica significa da subito interrogarsi se il sistema viario del nostro territorio è in grado di reggere un simile impatto. Rimangono quindi aperti alcuni quesiti sui quali ancora si attendono risposte: progetto complessivo di riqualificazione, che non significa solo utilizzo dell’area produttiva, valutazione di impatto ambientale e sulla salute, disponibilità della filiera agricola locale alla coltivazione di biomasse e inserimento urbanistico. L’amministrazione comunale – conclude il sindaco di Castiglion Fiorentino – registra con piacere che un primo passo è stato fatto, ora però ci attendiamo impegni concreti e soprattutto un piano di fattibilità che dia certezze a tutta la nostra comunità. Occorre passare dalle buone intenzioni ad atti concreti».