Arezzo - Cortona - Sansepolcro

Premio Europa, omaggio a Geremek.

Il circolo «Verso l’Europa» rende omaggio a uno dei capi storici del movimento Solidarnosc e assegna il «Premio Europa» alla memoria di Bronislaw Geremek, il politico polacco morto lo scorso luglio in un incidente stradale. La cerimonia si svolgerà sabato 18 ottobre, alle 10.45, nella sala dei Grandi del Palazzo della Provincia ad Arezzo e avrà un ospite d’eccezione: il giornalista del Corriere della Sera, il vaticanista Luigi Accattoli. Si tratta della quinta edizione del premio legato a Camaldoli e La Verna, «terre aretine di spiritualità europea», che il Circolo presieduto da Donato Palarchi ha ideato.«Intendiamo onorare la straordinaria figura di Geremek – scrivono gli organizzatori del premio – in cui si uniscono il rigore dello storico, la passione civile del politico, la visione dello statista. Il suo ruolo è stato eccezionale nella rinascita della Polonia democratica e nella costruzione della nuova Europa». Il contributo dato da Geremek agli eventi degli anni Ottanta, dalle prima battaglie di Solidarnosc alla resistenza contro le ultime oppressioni, alla illuminata preparazione delle prime elezioni democratiche, «lo accredita per sempre alla storia della patria polacca», sostiene il Circolo. Non è un caso che all’iniziativa di sabato saranno presenti numerosi cittadini di origine polacca presenta in diocesi. La cerimonia sarà presieduta da Filippo Maria Pandoli, ex vice presidente della Commissione europea e sono previsti i saluti del sindaco di Arezzo, Giuseppe Fanfani, e del presidente della Provincia, Vincenzo Ceccarelli. Poi si terrà la relazione di Accattoli. Il premio sarà ritirato dal figlio di Geremek, Marcin. «L’eredità di Geremek è oggi patrimonio di tutti – affermano gli organizzatori – La coraggiosa coerenza delle scelte internazionali compiute da ministro degli Esteri, la scelta inequivoca dell’Unione europea quale naturale approdo delle nuove democrazie dell’Europa centro-orientale, il successivo impegno nel Parlamento europeo fanno di lui un grande interprete della missione della nuova Europa».