Arezzo - Cortona - Sansepolcro

Buitoni: produzione a rilento Sansepolcro col fiato sospeso.

Allarme alla Buitoni. Il lungo silenzio che sta avvolgendo da settimane la fabbrica biturgense di pasta e fette biscottate non sembra essere foriera di buone notizie. Per dirla in modo un po’ poetico sembra di essere nella quiete che precede la tempesta, anche se alla Buitoni la tempesta dura ormai da anni e i temporali non sembrano mai terminare. Sta, infatti, tornando a crescere la preoccupazione tra i lavoratori stipendiati ora dalla Newlat, società capeggiata dal campano Angelo Mastrolia. Silenzio dei nuovi proprietari, nessun ammodernamento dell’azienda e produzione rallentata. Questo sarebbe al momento il quadro della situazione all’interno della storica fabbrica. Andiamo con ordine. Da quando, lo scorso settembre, Angelo Mastrolia ha preso il controllo della fabbrica, gli operai hanno avuto modo una sola volta, tra l’altro in modo fugace, di incontrarsi faccia a faccia con il nuovo titolare. Anche il nuovo responsabile della fabbrica avrebbe avuto solo pochi incontri con operai e sindacati, frequentemente chiamato da altri ed urgenti impegni a Reggio Emilia, dove ha sede il quartier generale della Newlat. Alla poca chiarezza della nuova dirigenza si aggiungerebbe la situazione della produzione all’interno della fabbrica. Ai ritmi serrati che hanno caratterizzato i primi giorni post proteste, dovuti ad alcune commesse estere e alla necessità di recuperare lo stallo produttivo dei giorni di sciopero, si è passati ora al blocco di una delle linee produttive delle fette biscottate, tra l’altro senza consultare i sindacati. Si parla di magazzini pieni di prodotti che vengono smaltiti con estrema lentezza e di scarti di produzione che raggiungono livelli mai visti prima. Si dice anche di ferie natalizie inspiegabilmente anticipate al 20 dicembre, come non era mai successo in precedenza. Un quadro che sembrerebbe essere lontano dall’obiettivo preannunciato al momento del passaggio di consegne con Nestlè: raggiungere una capacità produttiva totale di 105mila tonnellate l’anno in 5 anni per la pasta secca, 6mila tonnellate l’anno per la pasta all’uovo (la produzione dell’intero gruppo) e 24mila tonnellate l’anno per le fette biscottate. Un traguardo distante che implicherebbe necessariamente l’ammodernamento di una fabbrica che utilizza tuttora macchinari di vent’anni fa. Anche da questo punto di vista però di novità alla Buitoni di Sansepolcro non se ne sono viste. La situazione sta allarmando i lavoratori, nonostante l’impegno preso proprio da Mastrolia nel mantenere invariati almeno per 36 mesi i livelli occupazionali. Nei reparti della fabbrica, però, cresce la tensione insieme all’esigenza di maggiore attenzione da parte delle istituzioni. di Lorenzo Canali