Arezzo - Cortona - Sansepolcro

Il Vescovo visita Capannole, Badia Agnano e San Pancrazio.

Riprende la visita pastorale del vescovo. Dopo la pausa estiva, monsignor Gualtiero Bassetti torna a immergersi nella vita delle parrocchie. E quest’anno punta la sua attenzione sulla zona pastorale del Valdarno. Terra dai mille volti che il vescovo inizia a percorrere dalle comunità di Capannole, San Pancrazio e Badia Agnano. Tre parrocchie nel comune di Bucine, guidate da don Agostino Valeri, in cui dominano il verde delle colline ma anche il passato dai suoi contorni più diversi (come dimostra, ad esempio, la storia millenaria dell’abbazia dedicata ai Santi Tiburzio e Susanna di Badia Agnano o l’eccidio tedesco a San Pancrazio). «Non si fa mai l’abitudine ad una visita pastorale – spiega monsignor Bassetti commentando l’inizio di un nuovo anno di “viaggio” fra le parrocchie – Ogni comunità è come un figlio per il vescovo».Il programma che monsignor Bassetti segue è quello che ricalca ormai il tradizionale schema degli anni passati. Infatti, la visita avvenuta fra venerdì 17 ottobre e domenica 19 inizia con la sosta alla scuola materna di Badia Agnano. Poi l’abbraccio con i malati, l’incontro con i consigli parrocchiali e i collaboratori, quindi la S.Messa di accoglienza. La giornata di sabato è scandita dall’incontro con i ragazzi del catechismo e le loro famiglie e dalla tappa a San Pancrazio, il borgo della strage nazista. Una sosta che è cominciata proprio dal cimitero e dal sacrario dei caduti («Vittime innocenti a cui è stata tolta brutalmente la vita», afferma il vescovo) e che ha avuto il suo momento culminante con la celebrazione eucaristica cui è seguita la cena.Domenica la giornata della festa della comunità. O meglio delle comunità. Infatti, il vescovo visita prima la parrocchia di Capannole benedicendo i defunti nel cimitero lungo l’ex Statale che porta verso Siena e celebrando la S.Messa con la popolazione. «Manco da questa comunità da sette anni», riferisce. Anche se il giorno precedente aveva incontrato la signora Caterina, «nonna» di 101 anni. A Capannole il vescovo lascia in eredità una riflessione sul rapporto fra fede e azione. «La fede illumina ogni istante della nostra vita – sottolinea – Ma avere fede non significa solo credere in Dio, ma anche fare la sua volontà. Per questo la fede va tradotta in opere che sono l’immagine della carità».Poi monsignor Bassetti si dedica a Badia Agnano dove presiede la celebrazione solenne, pranza con la popolazione e infine visita il cimitero. Qui il tema prevalente è la giustizia. «La giustizia umana è fondamentale – afferma – Ma non sempre le leggi degli uomini sono conformi a quelle di Dio. Per questo il cristiano è chiamato anche all’obiezione di coscienza quando il potere costituito va contro la volontà del Signore». di Giacomo Gambassi