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La Caritas sbarca a Bibbiena e Soci.

Due nuovi centri Caritas parrocchiali per il Casentino. Sono quelli di Soci e di Bibbiena, inaugurati nei giorni scorsi. A Soci sono già impegnati una quindicina di volontari in due diversi servizi: il centro di ascolto, che avrà il compito di mettersi a disposizione di tutti quelli che avessero bisogno di consigli, di aiuto o più semplicemente di una voce amica; l’altro servizio è, invece, quello della distribuzione di generi alimentari, per persone e famiglie povere o con problemi economici. Anche a Bibbiena, a fianco della Propositura di Sant’Ippolito è stato attivato un centro di ascolto, aperto il secondo ed il quarto giovedì del mese dalle 16 alle 17.30, al quale è stato affiancato un punto di distribuzione di vestiario, aperto il martedì dalle 15 alle 16.30 per la raccolta e la distribuzione e il giovedì, dalle 16 alle 17.30 per la distribuzione. «Le due Caritas parrocchiali – spiega don Mario Ghinassi, parroco di Soci – sono state pensate per essere l’una l’integrazione dell’altra dividendosi in un certo senso i compiti in una collaborazione che in futuro dovrà crescere sempre di più». «Il nostro rapporto con la Caritas di Soci – spiegano i volontari di Bibbiena – è innanzitutto un rapporto di amicizia e di condivisione dei medesimi valori. Insieme ci mettiamo a disposizione degli “ultimi” del Casentino». «La nascita di queste nuove Caritas parrocchiali è un momento di grande gioia, soprattutto per me che vengo da queste terre casentinesi – ha commentato suor Rosalba Sacchi, direttrice della Caritas diocesana – il loro compito è innanzitutto quello di mettersi in ascolto della realtà che le circonda cercando di dare delle risposte concrete ai bisogni che emergono». «L’opera della Caritas è preziosa e meritevole – ha detto don Alessandro Milani, vicario della zona pastorale del Casentino durante le inaugurazioni – La carità nel nostro cammino di fede, infatti, è centrale. Il cristiano che si chiude in se stesso è un cristiano che sta sbagliando strada. La Caritas non è una semplice filantropia che fa del bene in modo un po’ narcisista. È qualcosa di più profondo radicato intimamente nel nostro essere cristiani».Lorenzo Canali