Arezzo - Cortona - Sansepolcro

Dieci anni fa la Messa in polacco sbarcò ad Arezzo.

Dieci anni, due lustri precisi per le S.Messe in polacco nella parrocchia del Sacro Cuore, in piazza Giotto ad Arezzo. Un’idea nata nel 1998, cresciuta con il tempo e divenuta oggi vero e proprio punto di riferimento per gli abitanti di origine polacca che popolano Arezzo e provincia. «Le celebrazioni in lingua polacca – spiega don Adam Oldachowski, per tutti più semplicemente don Adamo, parroco di Poppi – sono iniziate quando il vescovo Flavio Roberto Carraro mi invitò in diocesi e mi affiancò a don Angelo Chiasserini, nella parrocchia del Sacro Cuore». Una miscela «esplosiva» quella tra don Adamo e don Angelo che non poteva che portare a buoni frutti. «Sapendo che erano presenti alcuni polacchi in parrocchia, decidemmo di proporre la possibilità di confessarsi in lingua natìa. Poi, in modo spontaneo, è emersa da alcuni fedeli la richiesta di avere anche la S.Messa in lingua polacca».Dieci anni dopo la celebrazione in polacco, una volta alla settimana, è diventata un punto fermo e un’occasione per i fedeli provenienti dalla nazione di Karol Wojtyla per ritrovarsi intorno all’Eucaristia e fare comunità. «Ad ogni S.Messa si presentano sempre nuovi fedeli e in passato abbiamo anche organizzato pellegrinaggi – racconta don Adamo che da pochi giorni ha ottenuto la nazionalità italiana -. Recentemente è stata anche istituita l’associazione “Polacchi cristiani”. Queste sono per noi innanzitutto occasioni per “ricaricarsi spiritualmente”. Chi vi partecipa non si sente ai margini della Chiesa aretina, ma anzi ne è parte integrante ed è attivo nella propria parrocchia. Per i polacchi avere la possibilità di pregare e poter utilizzare la propria lingua è significativo. Stiamo parlando, infatti, di una nazione che ha subito più volte umiliazioni e invasioni, rischiando di scomparire assieme alle propria storia. Per questo siamo così legati al nostro idioma. Ma questo non vuol dire chiudersi in se stessi. Come amiamo ricordare spesso, ogni cristiano deve avere due nazionalità: quella di origine e quella italiana».