Arezzo - Cortona - Sansepolcro

Bollette alle stelle La Valtiberina contro il caro acqua.

Acqua che scotta, arroventata da polemiche e carte bollate. Parliamo di quella che passa attraverso i rubinetti dei valtiberini. Una delibera del Consiglio comunale di Sansepolcro dell’aprile scorso denunciò, in maniera unanime e per la prima volta in modo ufficiale, come da quando la gestione del servizio idrico è passata alla società «Nuove Acque» le tariffe siano costantemente aumentate, senza che tuttavia ci fosse stato un miglioramento a livello di servizi offerti proporzionato a i rincari. In quella sede si decise di «adottare tutte le iniziative» per modificare la situazione della gestione idrica a Sansepolcro. Una discesa in campo appoggiata poi anche dai comuni di Anghiari, Caprese Michelangelo e Pieve Santo Stefano.Sono passati i mesi e l’acqua tiberina è continuata a ribollire. Il fuoco che la fa ardere è sempre lo stesso: aumenti forti anche alla luce di servizi carenti. Su tutti il caso della depurazione idrica. Una prestazione che i cittadini pagano e che, invece, Nuove Acque non presterebbe in maniera costante. Una voce che però appare sempre su la bolletta dei tiberini. È giusto? No, ha risposto la Corte Costituzionale con la sentenza 335, con cui si è stabilito che una simile situazione è «illegittima». Una decisione che ha ufficialmente aperto le porte alla richiesta dei rimborsi.Da parte sua, Nuove Acque si è difesa portando telecamere e cronisti davanti al depuratore, funzionante, della frazione Trebbio a Sansepolcro, dal cui utilizzo però rimangono fuori il 10% degli utenti biturgensi, una parte di quelli anghiaresi e praticamente la totalità dei rubinetti pievani. Utenti che hanno sempre pagato il servizio senza però mai riceverlo. Sempre nella stessa occasione è stato sottolineato come il depuratore fosse entrato in funzione nell’aprile 2002. Ma tutti gli utenti della Valtiberina pagavano quella prestazione dal giugno 1999 e per quel periodo avrebbero ora diritto a ricevere indietro quanto versato.I comuni da parte loro si stanno già attivando. Primo fra tutti Pieve Santo Stefano che ha già annunciato come «sarà precisa cura dell’amministrazione comunale rimborsare tutti coloro che ne avranno diritto». A Sansepolcro, invece, il comitato «Acqua pubblica» durante un’assemblea aperta ha chiarito come, al contrario di quanto detto da Nuove Acque, il rimborso ai cittadini tiberini non porterà ad un innalzamento delle tariffe: queste ultime, infatti, hanno già raggiunto il limite massimo stabilito per legge.  di Lorenzo Canali Verso i rimborsiAnche a Sansepolcro si sta muovendo qualcosa sul fronte dei rimborsi da chiedere a «Nuove Acque». Il comune biturgense ha già messo a disposizione, presso l’ufficio relazioni con il pubblico di piazza Garibaldi, la modulistica necessaria per chiedere indietro il denaro versato tramite bolletta per il servizio di depurazione dell’acqua.