Arezzo - Cortona - Sansepolcro

Notte di luce per i giovani Il percorso per mettere a punto il progetto di evangelizzazione di strada in diocesi.

«Non c’è Chiesa senza annuncio». Questa è la frase che accoglie i navigatori del sito arezzogiovani.it che racconta la vita del Centro diocesano di pastorale giovanile. Un motto che racchiude un’autentica missione: quella della Chiesa «giovane» che scende per strada e annuncia il Vangelo. La Chiesa nello specifico è di Arezzo-Cortona-Sansepolcro e la missione è chiamata Una luce nella notte, il progetto di evangelizzazione di strada che segna il cammino per questo anno del Centro di pastorale giovanile diocesano e che sta procedendo a passi spediti.La ricetta è semplice: una chiesa aperta di sera, pronta per l’adorazione; i ragazzi che vanno per strada ad invitare i coetanei e ad offrire loro una proposta di fede; altri giovani che attendono fra le navate pregando e cantando; altri ancora che accolgono chi entra e i sacerdoti a disposizione per chi voglia confessarsi. Una ricetta semplice in cui si uniscono preghiera, adorazione, sacramento della riconciliazione e soprattutto annuncio.Ma nulla può essere improvvisato e in questo senso il Centro di pastorale giovanile si è attivato per preparare la strada che porta ai cinque momenti di evangelizzazione di strada in programma nei sabato sera di maggio, nelle diverse zone della diocesi, l’ultimo dei quali sarà ad Arezzo sabato 30, seguito dalla Notte di preghiera per le vocazioni. «Il primo tassello posto nelle scorse settimane – spiega don Danilo Costantino, corresponsabile del Centro – è stato il contatto con i sacerdoti della diocesi per presentare il progetto. Poi abbiamo organizzato una serie di incontri nelle zone pastorali con le “Sentinelle del mattino” di Città di Castello che già da anni stanno vivendo l’esperienza di Una luce nella notte. C’è stata anche la possibilità di poter concretamente vedere e partecipare all’evangelizzazione di strada che viene organizzata una volta al mese nella cittadina tifernate e in quella di Desenzano – diocesi di Verona – dove è ormai dieci anni che esiste».Un percorso che ha permesso il primo «impatto» tra la nostra Chiesa e la realtà dell’evangelizzazione di strada. «Questi primi passi sono stati anche un modo per leggere le variegate realtà della diocesi e capire come poter procedere », spiega ancora don Costantino. Tessere che ora consentiranno a Una luce nella notte di entrare nel vivo. «Nelle prossime settimane avremo ancora la possibilità per vedere da vicino in che cosa consista concretamente l’evangelizzazione di strada. Tra gennaio e febbraio, torneremo a Città di Castello. Ad aprile, dal 17 al 19, organizzeremo un corso residenziale, a Sant’Egidio di Cortona, di preparazione dove cercheremo di approfondire le potenzialità di un’esperienza come questa ma anche i problemi che possono sorgere quando si vive un’avventura simile. Le difficoltà sono sempre dietro l’angolo. L’importante non è scoraggiarsi ed essere preparati per affrontarle». Appuntamenti aperti a tutti, come aperta a tutti in ogni momento è l’esperienza di Una luce nella notte. «L’idea di fondo – spiega don Costantino – non è quella di creare semplicemente un “gruppo” di evangelizzatori, ma quella di promuovere in tutta la nostra Chiesa una mentalità missionaria da esprimere nella vita di tutti i giorni». di Lorenzo Canali