Arezzo - Cortona - Sansepolcro

«Obiettivo Francesco» a Cortona: quando le mani si aprono all’altro.

«Obiettivo Francesco». Si chiama così l’associazione cortonose che si propone sostanzialmente due obiettivi: primo, la produzione di risorse economiche da ridistribuire dove si presenta la necessità; secondo, il desiderio di dimostrare che è possibile vivere con spirito francescano anche un’attività che di solito mira principalmente all’utile personale.Dallo scorso marzo, su invito della Provincia Toscana dei Frati Minori, l’associazione è impegnata, tra l’altro, nella conduzione della Casa francescana di accoglienza «Santa Margherita» presso l’omonimo convento a Cortona. La proposta dei frati, scaturita dall’apprezzamento di quanto è stato fatto fino ad oggi, è per l’associazione motivo di incoraggiamento e di stimolo per continuare sulla strada intrapresa e occasione di ulteriore impegno, perché la coabitazione con i religiosi apre ad opportunità nuove di crescita e di maturazione.L’associazione si presenta come onlus. La sua storia incomincia dal 1992, quando, durante una vacanza, alcune persone decisero di costituire nella parrocchia di San Francesco, in piazza Savonarola, a Firenze, un gruppo missionario. Fu determinante l’incontro, avvenuto qualche tempo prima, con un missionario che svolgeva la sua opera pastorale in Bolivia in mezzo al popolo Guaranì, che abita la zona del Chaco, in situazione di estrema povertà e con tante difficoltà da affrontare ogni giorno. Iniziò così l’attività del gruppo missionario che, con l’organizzazione di spettacoli, di cene e mercatini, cercava di raccogliere qualche contributo per alleviare le sofferenze di quelle popolazioni.In un secondo momento il gruppo decise di darsi una veste giuridica per incrementare le attività e trovare nuovi modi e nuovi spazi per operare. Per questo nel 2000 fu costituita l’associazione «Obiettivo Francesco» onlus; i membri del sodalizio chiesero alla Provincia Francescana dei Frati Minori l’uso del convento dell’Incontro a Firenze, che si trovava allora in condizioni fatiscenti. Con l’entusiasmo e con il contributo volontario di tante persone, iniziarono a recuperare i locali del convento per ospitare gruppi di giovani per ritiri e campi scuola, ma sempre con l’obiettivo di fondo di portare aiuto e sostegno alle popolazioni in difficoltà, specialmente in favore dei progetti che potevano essere realizzati presso le missioni boliviane. «La risposta fu superiore alle nostre aspettative – affermano i responsabili dell’associazione – e nel giro di alcuni mesi ci trovammo di fronte all’impossibilità di gestire il lavoro presso il convento a causa delle numerose richieste».Si apriva così la terza fase operativa dell’associazione, quella di creare un’attività di tipo «imprenditoriale» che però non avesse come scopo il profitto di chi gestisce l’attività, ma la distribuzione degli utili prodotti a favore di persone che non hanno la possibilità di una vita dignitosa. Questa essenziale finalità si accompagnava ad una vita associativa che vedeva impegnati i soci volontari nella stretta collaborazione con il Centro missionario francescano di Firenze in giornate missionarie nelle parrocchie, in incontri di sensibilizzazione verso le missioni francescane, nella ricerca di fondi per il sostegno dei missionari e delle loro comunità. Il cammino intrapreso ha portato i suoi frutti; eccoci così all’ultimo impegno che interessa direttamente la comunità francescana di Cortona. «L’organizzazione “Obiettivo Francesco” – scrive padre Federico Cornacchini, rettore del santuario di Santa Margherita – ha già finanziato e continua a finanziare numerosi progetti e richieste di aiuto che provengono dai paesi più poveri. Vogliamo davvero dimostrare che siamo veri devoti che imparano dai Santi, da Santa Margherita in modo particolare, e mettono in pratica il loro esempio?». L’invito di padre Federico si inserisce in quella testimonianza di carità e di amore verso Dio e verso i fratelli più poveri, malati e bisognosi che animò Santa Margherita e che si concretizzò nella fondazione da parte della Santa dell’ospedale di Cortona. Un impegno di carità fraterna che emana dalle parole di Gesù: «Avevo fame e mi avete dato da mangiare; avevo sete e mi avete dato da bere… Venite, benedetti del Padre mio, prendete possesso del Regno che è stato preparato per voi». di Benito Chiarabolli