Arezzo - Cortona - Sansepolcro

Bibbiena, il presepe resta aperto.

Non più col Bambino Gesù che giace nella mangiatoia, ma con Maria che, in braccio, lo presenta ai Magi e perciò a tutto il mondo. Il presepe monumentale di Santa Maria del Sasso proroga la sua apertura fino al 15 febbraio. Continua, infatti, l’afflusso costante di visitatori. In effetti l’affiatato ed esperto gruppo di operatori che ormai da 43 anni continua a venire da Camaiore, anche quest’anno ha realizzato uno straordinario presepe che stupisce quanti lo visitano, offrendo l’occasione per riflettere e pregare. A differenza degli altri anni (si entrava dentro il presepio, incamminati come i pastori verso la grotta), quest’anno il presepio si ammira in un’unica visione, presentando ben evidenti tre elementi fondamentali. Si tratta del mistero della Natività: la grotta, subito ben visibile e realizzata con estrema semplicità; il mistero della morte, con la visione, in lontananza, della Croce; il mistero della Resurrezione nel segno dell’acqua che, come piccolo rigagnolo, sgorga ai piedi della Croce. I personaggi di questo presepio, quasi tutti provenienti dalle botteghe artigiane di Ortisei in Val Gardena, sono delle vere opere d’arte. Con l’Epifania hanno fatto la loro comparsa i tre Magi e la Madonna che ha sulle braccia il Bambino. Per venire incontro alle richieste di molti, singoli e gruppi, i Padri Domenicani, custodi del santuario, hanno deciso di prorogarne l’apertura. Il registro delle firme ne ha fin qui registrate qualche migliaio, ma c’è ancora posto per raccoglierne altre.