Arezzo - Cortona - Sansepolcro

Buitoni: «Senza stipendio, niente asilo per i figli».

La nostra situazione si sta facendo giorno dopo giorno più drammatica. I soldi iniziano a scarseggiare e cominciano ad arrivare le prime bollette insolute, le prime rate del mutuo non pagate. Qualcuno di noi ha dovuto anche ritirare il proprio figlio dall’asilo perché non poteva più pagare la retta. E poi c’è una grossa umiliazione e disperazione per questa situazione». Raccontano così il proprio incubo, dopo quasi due mesi senza stipendio, i settantuno lavoratori dell’ex cooperativa «L&L» che fino a dicembre si occupava del movimento merci per la Buitoni di Sansepolcro.È un’attesa infinita quella che stanno vivendo, un’attesa per una risposta da parte delle Newlat di Angelo Mastrolia, dopo la proposta fatta dalla cooperativa «Servizi associati» per un nuovo appalto della logistica dello stabilimento di Sansepolcro, che porterebbe al reimpiego dei settantuno lavoratori al momento senza un posto di lavoro. L’accordo doveva arrivare lo scorso 18 gennaio. Invece, è stato inspiegabilmente rinviato dall’azienda guidata dal campano al 16 febbraio, quando saranno arrivati a cinquantotto i giorni senza stipendio per gli operai tiberini.«La notizia del rinvio è stata una nuova mazzata per noi», spiegano i lavoratori. Il sindaco di Sansepolcro, Franco Polcri, insieme al primo cittadino di Anghiari, Danilo Bianchi, ha incontrato gli operai prospettando l’apertura di un nuovo tavolo regionale. Si starebbe parlando della possibilità di attuare uno sciopero di vallata, ipotesi sulla quale però parte dei sindacati avrebbe posto un freno.Tanti gli interrogativi che ruotano ancora una volta attorno allo stabilimento biturgense. Primo fra tutti quello legato alla motivazione del rinvio per l’accordo con la nuova cooperativa. Ci sono poi i quesiti relativi ai piani industriali, ancora non resi noti da Mastrolia. Per non parlare degli investimenti tanto annunciati e rimasti ancora sulla carta. L’imprenditore campano ha più volte ribadito di non essere arrivato a Sansepolcro per «liquidare» la Buitoni, ma anzi di volerla riportare ai fasti di una volta. Se così fosse realmente è giunto il momento di passare ai fatti, altrimenti le voci che ruotano attorno alla sua figura non parrebbero affatto infondate. Altro punto essenziale è quell’unità sindacale che dovrebbe essere elemento centrale di questa vertenza e che, invece, ancora oggi sembra venir meno.