Arezzo - Cortona - Sansepolcro

Dieci anni con noi: storia dell’episcopato di Bassetti in terra aretina

1999 l’arrivo in diocesiSono le 19 di venerdì 5 febbraio quando le campane di tutte le chiese suonano a festa. Annunciano per il giorno seguente, inizio della Novena della Madonna del Conforto, l’ingresso del nuovo vescovo, monsignor Gualtiero Bassetti, nella diocesi di Arezzo-Cortona-Sansepolcro. Il Papa Giovanni Paolo II lo ha eletto Pastore della Chiesa aretina, cortonese e biturgense il 21 novembre 1998. Il 6 febbraio, giungendo dalla diocesi di Massa Marittima-Piombino, fa il suo ingresso nella prima parrocchia della diocesi a Rapolano Terme. Nel duomo di Arezzo lo attendono il suo precedessore, monsignor Flavio Roberto Carraro, e l’emerito monsignor Giovanni D’Ascenzi. Il 20 febbraio monsignor Bassetti fa il suo ingresso nella Concattedrale di Sansepolcro e il 21 in quella di Cortona. Il suo stemma porta un versetto della Lettera agli Efesini: «In charitate fundati». Nel primo messaggio alla diocesi, in occasione della Pasqua, il vescovo lancia il monito a «cambiare gli atteggiamenti del cuore» e l’appello alle istituzioni a «liberarsi dagli interessi di parte, antitetici al bene comune». A maggio promuove i giovedì di preghiera per la pace nei Balcani e fa sentire la sua voce in difesa dei lavoratori dello storico marchio aretino dell’abbigliamento, la Lebole. A settembre viene presentato a Camaldoli il piano pastorale dal titolo «La Chiesa testimonia la carità». A ottobre si svolge il Convegno pastorale diocesano su «Il Giubileo e la nuova evangelizzazione nel cammino della Chiesa». Il 1 novembre esce la prima lettera pastorale firmata da monsignor Bassetti che ha per titolo «Giubileo: anno di grazia» (nella foto in alto). Il documento si apre con una esortazione agli sposi e il vescovo scrive che «il Giubileo è un’ottima occasione per convertirci a uno stile di vita che riveli la predilezioni verso i più bisognosi». Nel messaggio di Natale il pensiero del vescovo va al carcere, ai lavoratori precari, ai giovani «esclusi dalla partecipazione alla vita sociale e politica», ai bambini bersaglio degli «influssi negativi dei mass-media». Nel pomeriggio di Natale monsignor Bassetti apre in diocesi il grande Giubileo del 2000.  Vengo a voi per rendere presente Cristo», titola Toscana Oggi nel numero in cui racconta l’abbraccio del nuovo vescovo, monsignor Gualtiero Bassetti, con la diocesi di Arezzo-Cortona-Sansepolcro. Il 6 febbraio entra in diocesi e nel duomo di Arezzo riceve dal suo precedessore, monsignor Flavio Roberto Carraro, il pastorale (nella foto in alto). Il 20 febbraio monsignor Bassetti fa il suo ingresso nella Concattedrale di Sansepolcro e il 21 in quella di Cortona. 2000 il grande GiubileoNel corso dell’Anno Santo il vescovo celebra numerosi Giubilei particolari in diocesi: dagli emigrati alla famiglia, dagli sportivi al mondo della scuola. A un anno dal suo ingresso in diocesi, il vescovo spiega a Toscana Oggi: «Ho trovato una Chiesa viva e attenta che può dare molto». Il 6 maggio si svolge il grande pellegrinaggio diocesano giubilare a Roma cui partecipano oltre 11mila fedeli della diocesi che vengono ricevuti in udienza da Giovanni Paolo II in piazza San Pietro (nella foto). Ad agosto per la Gmg vengono accolti nell’aretino 2mila giovani stranieri e cinquecento ragazzi della diocesi partecipano a Roma alla Giornata insieme a monsignor Bassetti. Per la solennità del patrono della diocesi, il vescovo indica in San Donato il modello per il terzo millennio. A novembre torna a parlare di sicurezza sui luoghi di lavoro e per Natale indica i tre segni che «dovranno restare» al termine dell’Anno giubilare: la casa di accoglienza della Caritas, un progetto di pastorale giovanile e la carità verso i sacerdoti anziani.L’ Anno Santo del 2000 viene vissuto in diocesi con intensità. Il vescovo dedica al Giubileo la sua prima lettera pastorale. Momento centrale è il pellegrinaggio diocesano giubilare del 6 maggio (nella foto). Nel messaggio del Papa alla diocesi, Giovanni Paolo II esorta a «proseguire nell’impegno secondo quello spirito di unità e missionarietà che deve caratterizzare l’opera di quanti Dio ha inviato nella sua vigna». 2001 Cristo e la speranzaIl 31 gennaio il vescovo viene nominato da Giovanni Paolo II delegato per i seminari d’Italia (nomina che sarà confermata da Benedetto XVI nel marzo 2006). In Quaresima il vescovo tiene alcune catechesi su «Gesù Cristo, speranza dell’uomo di oggi» e scrive ai giovani esortandoli a «liberare la vita dalla schiavitù delle cose terrene». Alla presenza del Capo dello Stato, Carlo Azeglio Ciampi, viene inaugurato il restauro del Crocifisso del Cimabue nella basilica di San Domenico ad Arezzo. Alla vigilia del 1° maggio il vescovo invita lavoratori e imprenditori a pregare in duomo. A luglio monsignor Bassetti organizza il suo primo viaggio missionario in America Latina per incontrare i religiosi della diocesi che sono impegnati a favore delle popolazioni nel Sud del mondo. Ad agosto partecipa al pellegrinaggio diocesano in Turchia. Alla Verna viene presentato il piano pastorale «La famiglia immagine di Dio per l’uomo». A ottobre il vescovo sale alla Verna per la marcia delle vocazioni e partecipa alla beatificazione dei coniugi Luigi e Maria Beltrame Quattrocchi. A novembre il vicario generale, monsignor Franco Agostinelli, viene eletto vescovo di Grosseto. Nel messaggio di Natale monsignor Bassetti a fare posto a Cristo nelle «nostre case». 2002 Agostinelli vescovoIl 13 gennaio monsignor Franco Agostinelli saluta la diocesi dopo essere stato ordinato vescovo da Giovanni Paolo II il 6 gennaio. Il 23 gennaio monsignor Bassetti annuncia che il nuovo vicario generale è monsignor Giovacchino Dallara che guida la parrocchia della Concattedrale di Sansepolcro. Il 31 gennaio viene posta la prima pietra dell’oratorio di San Leo. A marzo il vescovo imprime il sigillo sulla teca che custodisce il saio di San Francesco alla Verna e lancia un appello per i lavoratori della Lebole. Ad aprile si svolge una veglia di preghiera per la pace in Terra Santa. Il piano pastorale è dedicato all’«accompagnamento pastorale della coppia durante il fidanzamento e dopo il matrimonio». A ottobre monsignor Bassetti indica in cinque punti la strada per risolvere la controversia sulla collocazione della Madonna del Parto a Monterchi che «deve tornare al culto», scrive. Nel messaggio per la Giornata delle migrazioni suggerisce di «incoraggiare la formazione di comunità cristiane etniche». A novembre il vescovo presenta la lettera pastorale «Signore, apri le mie labbra» che esorta alla preghiera (nella foto). Nel messaggio di Natale la denuncia delle «bugie del consumismo». 2003 torna il terrorismoIl 2 marzo, su un treno a Castiglion Fiorentino, le Brigate rosse uccidono il poliziotto Emanuele Petri. Il vescovo celebra il funerale di Stato dell’agente e prega sulla salma del brigatista Mario Galesi. Nella lettera pastorale della Quaresima annuncia l’inizio della visita pastorale (nella foto sotto). Ad aprile promuove nel duomo di Arezzo una veglia di preghiera per la pace in Iraq e al conflitto iracheno dedica il messaggio di Pasqua in cui invita al perdono. Il mese successivo lancia l’allarme per le morti bianche. In estate si tiene il pellegrinaggio diocesano a Lourdes cui partecipano in 730 con un treno speciale. Per San Donato, patrono della diocesi, il vescovo indice la visita pastorale che comincerà ad ottobre. Il primo anno della visita si svolge nel vicariato urbano di Arezzo. Nel messaggio di Natale monsignor Bassetti affronta il tema della povertà crescente. 2004 l’offensiva di paceAlla vigilia della festa della Madonna del Conforto, il vescovo inaugura la tradizione di indirizzare alla Chiesa locale un messaggio. Nel primo testo affronta tre questioni: il primato aretino nella crescita degli aborti in Toscana, l’enorme spesa in materiale pornografico e l’incertezza del posto di lavoro. Ad aprile viene promosso un pellegrinaggio in Terra Santa guidato da monsignor Bassetti. Il primo maggio il vescovo pubblica una lettera indirizzata al mondo del lavoro dal titolo «Nella crisi: la speranza oltre ogni paura» che è frutto della visita pastorale. Dalla Verna viene lanciata un’«offensiva di pace» per l’Iraq dalle diocesi toscane e dalle istituzioni che il vescovo presenta a Giovanni Paolo II insieme a «Rondine – Cittadella della pace». Il 19 giugno si tiene la prima assemblea diocesana nella basilica di San Domenico sul tema «La parrocchia, Chiesa che vive fra le case degli uomini». A ottobre monsignor Bassetti rende nota la lettera dedicata ai ragazzi dal titolo «Giovani, chi cercate?» e riprende la visita pastorale che fa tappa nelle parrocchie intorno ad Arezzo. Il piano pastorale incentrato sul «Volto missionario della parrocchia oggi» scommette sulla catechesi degli adulti. Nel messaggio di Natale l’invito a un «sussulto profetico per la politica». 2005 l’anno dei due PapiPer la festa di San Francesco di Sales il vescovo inaugura gli incontri con i giornalisti locali. In occasione della Madonna del Conforto invita alla sobrietà con il denaro, nel lavoro e in politica. A Pasqua il richiamo alla difesa della dignità della persona e al ruolo chiave della famiglia. Il 2 aprile muore Giovanni Paolo II: nella Cattedrale di Arezzo è il vescovo ad annunciare il decesso durante una veglia di preghiera per il Papa. Il 19 aprile viene eletto Benedetto XVI e monsignor Bassetti spiega che «sarà un Papa molto amato» nel «Te Deum» di ringraziamento ad Arezzo. A giugno la seconda assemblea diocesana sulla parrocchia dal volto missionario. A luglio inizia la dolorosa vicenda dell’abate di Farneta. Agosto è caratterizzato dalla Gmg in Germania cui partecipa anche il vescovo con cinquecento giovani. Il convegno della Verna avvia il percorso dedicato alla comunicazione che porterà a far nascere i primi animatori della comunicazione e della cultura. Il 29 settembre il vescovo viene nominato membro della Commissione episcopale per il clero e la vita consacrata della Cei. Il piano pastorale «Il volto missionario delle parrocchie in un mondo che cambia» ruota attorno alla prima Lettera di Pietro e introduce al quarto Convegno ecclesiale nazionale di Verona. A novembre il vescovo annuncia che la diocesi ospiterà uno dei cinque eventi preparatori nazionali al Convegno di Verona (nella foto «Le piazze di maggio» del 2006). Il messaggio di Natale punta sulla speranza che va alimentata nelle famiglie, fra gli anziani e per gli immigrati. 2006 Verona, la «bussola»Per la Madonna del Conforto monsignor Bassetti affronta il tema della giustizia e del rispetto della legge di fronte al terremoto giudiziario che investe la politica locale. Nella lettera di Quaresima propone una «parrocchia dal volto missionario» in vista del Convegno ecclesiale di Verona. A maggio la diocesi ospita «Le piazze di maggio», l’appuntamento nazionale di preparazione a Verona sulla cittadinanza organizzato con «Rondine – Cittadella della pace». Sul tema del Convegno ecclesiale, la speranza, è incentrata l’assemblea diocesana di giugno. In estate monsignor Bassetti lancia l’allarme contro gli eccessi nelle vacanze. Nelle omelie per San Donato affronta il tema della prostituzione come «piaga sociale». A settembre viene proposto un itinerario per riscoprire l’identità battesimale. A Verona il vescovo è in prima linea e a novembre accoglie i giovani dell’incontro nazionale di Taizé. A Natale il messaggio alla diocesi tocca la frenesia degli acquisti, l’attenzione ai poveri e le separazioni fra coniugi.Il quarto Convegno ecclesiale nazionale che si tiene a Verona nel 2006 sul tema «Testimoni di Gesù Risorto, speranza del mondo» coinvolge la diocesi. La lettera della Quaresima del vescovo è dedicata a Verona. Poi l’aretino ospita uno dei cinque eventi preparatori al Convegno, «Le piazze di Maggio», sulla cittadinanza. Nella città scaligera la delegazione diocesana guidata dal vescovo è composta di sette membri (nella foto). Ancora oggi gli orientamenti di Verona guidano la Chiesa locale. 2007 in visita da Benedetto XVIA gennaio il vescovo rinnova l’attenzione verso chi è impegnato in politica. Per la Madonna del Conforto parla della festa da non snaturare con gli «inviti al consumo intenso», accompagnato dall’esortazione a «fermare lo shopping nel giorno del Signore». Ad aprile scrive ai ragazzi della Cresima proponendo le Beatitudini come «formula della felicità». Sempre ad aprile si svolge la «visita ad limina» dei vescovi della Toscana a Roma (nella foto) e dalla diocesi in 2mila partecipano all’udienza di Benedetto XVI. A maggio la diocesi offre l’olio per la lampada della Madonna di Montenero, patrona della Toscana, con un pellegrinaggio guidato dal vescovo. A giugno l’assemblea diocesana sul battesimo. A ottobre la visita pastorale giunge in Valdichiana. Il piano pastorale «Chiamati a seguire Gesù» ruota attorno al Vangelo di Marco. A novembre, dopo l’uccisione del tifoso della Lazio da parte di un poliziotto lungo la A1 a Badia al Pino, il vescovo spiega che «lo sport è solidarietà che non può essere macchiata da gesti inconsulti». Nel messaggio di Natale un forte richiamo: «La vita non può mai essere immolata sull’altare del business». 2008 educazione e giovaniPer la Madonna del Conforto il vescovo propone un «patto educativo nel nome dei giovani» per rispondere all’emergenza educativa (nella foto). Il 26 febbraio viene nominato da Benedetto XVI membro del Pontificio Consiglio per la promozione dell’unità dei cristiani. A Pasqua l’invito a non dimenticare le radici cristiane. A marzo apre il palazzo vescovile a separati, divorziati e risposati e ad aprile scrive ai ragazzi della Cresima scegliendo come metafora della vita la strada. A maggio si reca con il vescovo di Città di Castello, Domenico Cancian, nello stabilimento Buitoni di Sansepolcro per difendere il marchio della pasta. A giugno si tiene l’assemblea diocesana su «Educare oggi». A luglio è in Australia per la Gmg e definisce i ragazzi della diocesi a Sydney «profeti di speranza». Il convegno della Verna è dedicato alla «parrocchia comunità educante» che dà il titolo al piano pastorale. A ottobre la visita pastorale fa tappa in Valdarno e il vescovo scrive ai catechisti indicando San Paolo come riferimento. 2009 l’ora dei laiciNel messaggio per la Madonna del Conforto, il vescovo spiega che «occorre accelerare l’ora dei laici», rilancia le aree pastorali, annuncia che la Quaresima di carità servirà a costituire un fondo per sostenere le famiglie colpite dalla crisi economica e invita «la comunità ecclesiale e civile a far sentire la propria voce perché la cultura della vita sia sempre difesa».

a cura di Giacomo Gambassi