Arezzo - Cortona - Sansepolcro

Il Vescovo visita Montalto, Pergine e Pieve a Presciano.

Nel messaggio per la festa della Madonna del Conforto l’ha indicata come uno dei «modelli» per il futuro prossimo della Chiesa locale. È l’area pastorale che comprende le parrocchie dell’Ascensione a Montalto, di San Michele Arcangelo a Pergine e di San Pietro Apostolo a Pieve a Presciano in cui il vescovo ha fatto tappa con la visita pastorale dal 30 gennaio al 1 febbraio. Tre comunità dove i due sacerdoti presenti, don Juan Carlos Ardila Rios (parroco a Montalto) e don Bruno Levani (parroco a Pergine), sono affiancati dal diacono Rodolfo Valorosi Massai e il cammino pastorale avviene in sinergia, secondo lo stile della condivisione e della corresponsabilità.E all’area pastorale che si trova in Valdarno il vescovo affida un mandato preciso: «Per salvare la vitalità delle nostre comunità, non possiamo limitarci a guardare all’esistente. Le nostre parrocchie rischiano di esaurirsi se non annunciano la Parola», spiega nell’incontro con i consigli pastorali e degli affari economici, con le Confraternite e con le realtà associative a Pergine. Proprio la Scrittura sarà al centro delle omelie delle S.Messe della domenica. «Chi ascolta la Parola e la mette in pratica – sottolinea il vescovo a Montalto – è un uomo che ha costruito la sua casa sulla roccia. Altrimenti la casa sorgerà sulle sabbie mobili che oggi sono rappresentate dall’egoismo, dall’attaccamento al denaro, dalla sopraffazione e dell’apparenza intorno a cui alcuni edificano la loro esistenza». Da qui l’invito: «La Bibbia non può restare a prendere polvere nelle librerie delle nostre case. Se, invece, ogni giorno meditassimo anche soltanto un versetto della Scrittura, la nostra vita e la nostra mentalità cambierebbero e si conformerebbero a Cristo».La visita pastorale si apre con la tappa nelle scuole materne, elementari e medie per salutare gli alunni. Poi la sosta in alcune aziende della zona per toccare con mano le difficoltà del mondo del lavoro ma anche le speranze di riscatto di fronte alla crisi economico. Nel pomeriggio di venerdì l’ingresso a Pergine dove monsignor Bassetti amministra il sacramento dell’Unzione agli inferni. Quindi la cena con la popolazione di Pergine. Sabato il primo incontro è con le suore di Maria Consolatrice che precede l’appuntamento in municipio con il consiglio comunale e quello con le associazioni (da quelle di volontariato ai comitati ai gruppi sportivi). Dopo la visita al cimitero di Pergine, il vescovo si sposta a Montalto per l’incontro con i ragazzi del catechismo dell’area pastorale. Quindi la visita ai malati. Poi a Pieve a Presciano per un evento atteso: il confronto con i giovani. Un abbraccio a cui segue la cena al circolo «Fenalc» e la Messa a Pieve a Presciano. Domenica i momenti comunitari: prima a Pergine per la S.Messa in cui il vescovo amministra anche il sacramento del Battesimo; poi a Montalto per la celebrazione con l’intero paese. «Siamo tre comunità con storie e tradizioni diverse ma unite dalla fede in Cristo», dice don Juan Carlos nel saluto a monsignor Bassetti. «Lo sforzo missionario a cui siamo chiamati – avverte il vescovo – è quello di andare incontro all’uomo di oggi». Poi il pranzo e la visita ai cimiteri. Come ricordo della visita, l’area pastorale dona al vescovo un prezioso anello.di Giacomo Gambassi