Arezzo - Cortona - Sansepolcro

Veronica Laparelli, la cistercense modello di santità.

Parlando ai giovani riuniti a Colonia nell’agosto 2005, il Papa Benedetto XVI, fra l’altro, disse: «Dio ci ha donato degli esempi. Una lunga processione di uomini e donne che nella loro vita hanno costantemente cercato con lo sguardo la stella di Dio, che hanno cercato quel Dio che a noi, esseri umani, è vicino e ci indica la strada. È la grande schiera dei santi – noti o sconosciuti – mediante i quali il Signore, lungo la storia, ha aperto davanti a noi il Vangelo e ne ha sfogliato le pagine; questo, Egli sta facendo tuttora. Nelle loro vite, come in un grande libro illustrato, si svela la ricchezza del Vangelo. Essi sono la scia luminosa di Dio che Egli stesso lungo la storia ha tracciato e traccia ancora. I beati e i santi sono stati persone che non hanno cercato ostinatamente la propria felicità, ma semplicemente hanno voluto donarsi, perché sono state raggiunte dalla luce di Cristo. Essi ci indicano così la strada per diventare felici, ci mostrano come si riesce ad essere persone veramente umane».E nell’omelia per la solennità di tutti i Santi del 2006 esortava a «guardare il luminoso esempio dei santi per risvegliare in noi il desiderio di essere come loro: felici di vivere vicini a Dio, nella sua luce, nella grande famiglia degli amici di Dio. Essere santo significa vivere nella vicinanza con Dio, vivere nella sua famiglia. E questa è la vocazione di noi tutti».Ecco perché non ci sembra fuori luogo proporre, per il terzo anno consecutivo, un nuovo incontro intorno alla figura di una santa cortonese tutta da riscoprire: Veronica Laparelli, monaca cistercense del monastero della Santissima Trinità di Cortona, della quale il 3 marzo si ricordano i 389 anni dalla morte. Mentre nei due anni passati ci eravamo avvalse del prezioso e ricco contributo del professor Caldarone e di padre Teobaldo Ricci per tratteggiare la fisionomia spirituale e l’ambiente storico-culturale in cui la venerabile Veronica visse, quest’anno sarà la volta di suor Augusta Tescari, monaca cistercense del Monastero di Vitorchiano, in provincia di Viterbo, postulatrice delle cause dei santi dell’Ordine cistercense della stretta osservanza. Insomma, una che di santi se ne intende e che, data la coincidenza di questo incontro con la domenica 8 marzo, propone di soffermarci su una figura di donna ben diversa dal prototipo proposto da rotocalchi, tv e manifesti pubblicitari: non una donna in carriera, bensì una donna risplendente di tutte le virtù più squisitamente umane e cristiane, che fanno della venerabile Veronica una donna autentica e autentica cistercense.Da questo originale punto di vista potremo approfondire la conoscenza della nostra santa nostrana, ritrovandoci alle ore 16 nella chiesa inferiore del monastero. Al termine dell’incontro, per chi lo desidera, sarà possibile visitare il «focolare del miracolo» e partecipare alla preghiera del Vespro nella chiesa superiore dove è custodito il corpo della venerabile.Come ancora il Papa ci insegna nella sua enciclica Deus caritas est «alla vita dei santi non appartiene solo la loro biografia terrena, ma anche il loro vivere ed operare in Dio dopo la morte; nei santi diventa ovvio che chi va verso Dio non si allontana dagli uomini, ma si rende invece ad essi veramente vicino». Di una tale protezione e vicinanza sono testimonianza le parole pronunziate da Veronica Laparelli pochi istanti prima della sua morte, rivolgendosi alle amate sorelle della sua comunità: «Io vado, ma tornerò spiritualmente in mezzo a voi. State tranquilli, io vi aiuterò e proteggerò non solo voi, ma tutti coloro che visiteranno il mio sepolcro».Quale il segreto di affermazioni tanto sicure e audaci? Certamente quello di aver sempre pronunciato con prontezza il suo «sì» al Signore, in ogni circostanza. Impariamo anche noi a frequentare questa donna cortonese, semplice e santa; lasciamoci prendere per mano da lei, che può condurci sull’unica via che rende veramente felici: l’incontro personale con Cristo e la sua sequela. Le monache cistercensi del Monasterodella Santissima Trinità