Arezzo - Cortona - Sansepolcro

«Tutte le parrocchie “adottino” libri e registri da restaurare».

Conservare per preservare la memoria. Questo l’obiettivo dell’archivio diocesano che dal giugno 2007 ha a disposizione anche il laboratorio di restauro cartaceo e membranaceo, istituito in collaborazione con il centro interdipartimentale di studi sui beni librari e archivistici (Cislab) dell’università di Siena e con il finanziamento della Fondazione Monte dei Paschi di Siena. Si tratta di un laboratorio all’avanguardia sia per le tecniche di restauro adottate, sia per la strumentazione di alto livello che l’università stessa ha messo a disposizione. All’interno del laboratorio opera «Tekne restauro», con le operatici Silvia Cirinei, Caterina Sartore e Elisa Tremori, tutte in possesso di un diploma di qualifica professionale di tecnico in restauro cartaceo, rilasciato dalla scuola della carta di Foiano della Chiana. Negli ultimi mesi il laboratorio di restauro ha realizzato un intervento mirato alla conservazione della serie relativa alle visite pastorali, che comprende una documentazione molto ricca e consultata che attraversa i secoli dal XV al XX e che oggi è giunta alla completa sistemazione. Come questa, tutto il notevole patrimonio archivistico-librario della diocesi e delle sue parrocchie potranno trovare nel nostro laboratorio il luogo ideale per essere sottoposte ad interventi di restauro e conservazione. Sempre più sia il laboratorio, sia l’archivio storico diocesano vogliono divenire punto di riferimento per le parrocchie e le istituzioni della diocesi. C’è sempre più necessità di una maggiore sensibilità sul fronte archivistico da parte delle nostre parrocchie. Non si tratta semplicemente di raccogliere materiale per la storia della Chiesa. È materiale per la storia delle nostre comunità parrocchiali, grandi o piccole che siano. È documentazione per la storia di ogni cristiano: documenti unici nei quali tutti hanno il loro nome, la loro identità, la loro dignità e importanza. Atti che registrano battesimi, matrimoni e funerali, grazie ai quali un numero sempre maggiore di ricercatori può ritrovare nomi ed elementi che sono spesso l’«anello mancante» senza il quale il loro lavoro non può andare avanti. La nostra diocesi, in questo senso, anche grazie al deciso impegno del vescovo, monsignor Gualtiero Bassetti, ha offerto da questo punto di vista un importante contributo, anche grazie alla realizzazione della nuova sede dell’archivio storico diocesano, al piano terra del Seminario di Arezzo. Un fiore all’occhiello a livello nazionale. Anche i parroci e le parrocchie possono contribuire in questo lavoro di conservazione. Ad esempio, regalando ogni anno alla comunità parrocchiale il restauro di uno dei registri dell’archivio parrocchiale oppure, se in parrocchia non ci sono registri da restaurare, contribuire al restauro di quelli presenti nell’archivio diocesano – molti dei quali sono bisognosi di «cure» – e relativi a tutte le parrocchie della diocesi. Il parroco o qualcuno della parrocchia potrebbe venire a vedere e scegliere quale restaurare e poi farlo vedere alla comunità e domani potrà essere consultato anche su Internet se la parrocchia è d’accordo. Le parrocchie, inoltre, potrebbero inviare all’archivio diocesano una copia del bollettino o del giornalino parrocchiale o eventuali libri e pubblicazioni relativi alle parrocchie, contribuendo così ad arricchire il materiale in archivio.di don Carlo Cannelli direttore dell’archivio storico diocesano