Arezzo - Cortona - Sansepolcro

Rischio sismico a Sansepolcro: cantieri a scuola.

La terra trema. Lo ha fatto recentemente e in modo tristemente distruttivo in Abruzzo. Lo ha fatto tante volte anche in Valtiberina, con esiti altrettanto sconvolgenti. Di fronte a tali eventi solo la prevenzione risulta un’arma efficace. Costruire edifici in grado di sopportare scosse sismiche anche di notevole intensità deve essere, in questo senso, l’elemento irrinunciabile delle politiche urbanistiche. Discorso più complesso quando si parla di edifici antichi che magari ospitano strutture pubbliche come uffici comunali o scuole. Il conto dei lavori di messa a norma, in questo caso, può superare i molti milioni di euro.Qual è allora la situazione sul versante sicurezza sismica per quanto concerne gli edifici pubblici e in particolar modo le scuole, in uno dei comuni tra i più a rischio come Sansepolcro? «La nostra amministrazione – spiega l’assessore all’edilizia scolastica, Marco Frullani – è da sempre particolarmente sensibile a questi temi. Del resto nella nostra città non si può abbassare la guardia». Tante le strutture biturgensi più o meno datate che ospitano istituti scolastici: dalla Luca Pacioli, a Santa Chiara passando per Ragioneria e le più recenti, ma non per questo meno a rischio, liceo Città di Piero e Collodi. «Dopo le verifiche effettuate dalla Regione, tra il 2004 e il 2006 a seguito della tragedia di San Giuliano, il quadro che avevamo di fronte non era dei più confortanti», spiega l’assessore. «Tre grandi istituti come le elementari Santa Chiara e Collodi e la scuola media Luca Pacioli non risultavano a norma. Così abbiamo deciso di mettere in campo interventi in tutte le strutture con lo spostamento in collocazioni provvisorie della popolazione scolastica. Nel caso della Luca Pacioli gli interventi sono già terminati e il plesso ha riaperto i battenti a settembre. Per la Collodi e Santa Chiara, invece, i lavori sono ancora in corso. In quest’ultimo caso sono stati stanziati 350mila euro, a cui si aggiungerà un finanziamento regionale per la seconda parte dei lavori».Nel complesso qual è la situazione degli edifici pubblici a Sansepolcro? Possiamo stare tranquilli o c’è ancora da lavorare? «Senza fare del “terrorismo” dobbiamo dire che c’è ancora da lavorare. La cosa positiva è che finalmente in Italia abbiamo delle norme ben precise in materia antisismica. Norme particolarmente severe maturate negli anni a seguito di eventi catastrofici e che ora devono essere fatte rispettare, per far sì che distruzioni come quelle verificatesi in Abruzzo non si ripetano più». di Lorenzo Canali Due plessi «in trasferta»Due le scuole di Sansepolcro attualmente trasferite in sedi provvisorie per consentire i lavori di adeguamento anti-sismico. Si tratta delle scuole elementari Edmondo De Amicis, collocata nei locali del centro valtiberino, e la Collodi, trasferita momentaneamente nel plesso scolastico della scuola media Buonarroti.