Arezzo - Cortona - Sansepolcro

Trovano lavoro subito per i neo-laureati all’università di Arezzo.

A un anno dalla laurea triennale, più di un laureato su due della facoltà di Lettere e Filosofia di Arezzo dell’Università di Siena (il 14 per cento in più rispetto al dato nazionale) riesce a trovare un impiego. Ancora più positivo il dato per i laureati specialistici: dopo dodici mesi lavora il 76,7 per cento rispetto al 57,5 della media nazionale.È la fotografia che emerge dai dati del 2008 presentati dall’ateneo aretino e frutto dell’indagine del consorzio «Almalaurea». Numeri in controtendenza rispetto al resto d’Italia. «Se facciamo riferimento alla definizione Istat delle forze di lavoro – spiega il preside della facoltà, Camillo Brezzi – il tasso di occupazione è ancora più alto: per i laureati triennali è del 60 per cento e per quelli della specialistica è del 90 per cento, mentre il tasso di disoccupazione è rispettivamente dell’11 e del 7,1 per cento». Almalaurea ha intervistato i laureati del 2007 nella facoltà aretina, che complessivamente sono stati 361, di cui 251 delle lauree triennali e 46 delle specialistiche biennali (64 studenti inoltre hanno concluso sempre nel 2007 il percorso quadriennale in vigore prima della riforma). Il tempo medio per trovare il primo impiego è di circa tre mesi.Per quanto riguarda i laureati triennali, il 18,9 per cento lavora e in contemporanea è iscritto alla laurea specialistica, mentre si dedica soltanto allo studio per conseguire la laurea di secondo livello un terzo di loro. A un anno dalla laurea il guadagno medio mensile netto è di 745 euro. «Il compenso non è certo alto, ma in linea con quello nazionale dei laureati in lettere», prosegue il preside. «Si tratta comunque di un’indagine svolta su laureati ad appena un anno dalla fine degli studi e, soprattutto, in un periodo di crisi economica».Degli occupati il 31,8 per cento ha un impiego stabile (a tempo indeterminato o lavoro autonomo), il 3 per cento in più rispetto al dato nazionale, mentre il 57,4 per cento ha un lavoro atipico. La maggior parte, l’87,6 per cento, è impiegata nei servizi e l’8,5 nell’industria. «Da questa indagine – aggiunge Brezzi – viene alla luce un ulteriore dato che testimonia l’efficacia delle attività formative e dei servizi proposti nel campus universitario del Pionta: è quello sui laureati in corso, il 53 per cento di quelli triennali e il 65 per cento dei laureati specialistici (il 20 e il 10 per cento in più delle medie nazionali). A mio avviso questo può essere messo in relazione con il fatto che i ragazzi sono seguiti con attenzione dai docenti lungo tutto il percorso di studi e hanno un campus tra i più funzionali del nostro Paese. E non c’è conferma migliore del loro giudizio – conclude il preside – che l’80 per cento dei nostri laureati si iscriverebbe di nuovo allo stesso corso della facoltà».