«Salviamo la fortezza». Si chiama così l’iniziativa lanciata dal gruppo giovanissimi di Azione cattolica di Sansepolcro, composto da oltre 30 giovani dai 14 ai 17 anni. L’obiettivo è di richiedere l’intervento urgente della Soprintendenza di Arezzo per interrompere il progressivo degrado della fortezza medicea della città.La lettera scritta a febbraio al Soprintendente dalla Pro Loco «Vivere a Borgo Sansepolcro», per denunciare il grave stato in cui verte la struttura progettata da Giuliano da Sangallo e riportata anche in alcune opere di Piero della Francesca, è stata la scintilla che ha dato il via a questa esperienza. Il lavoro è partito in sordina ad aprile coinvolgendo gli studenti degli istituti superiori di Sansepolcro in una raccolta firme (circa 1500 in questa prima fase). Adesso l’iniziativa sta entrando nel vivo. Da oggi, infatti, in tutti i negozi del centro storico biturgense, grazie alla collaborazione dei commercianti, i cittadini di Sansepolcro possono dare il loro contributo apponendo la propria firma alla petizione.Ma le collaborazioni del gruppo di Azione cattolica non si fermano qui. Venerdì 29 maggio, supportati dagli operai della Buitoni, i giovani saranno presenti per la raccolta firme dalle 20.15 alle 21.15 nello stabilimento di pasta biturgense. L’obiettivo è di arrivare entro la metà del mese di giugno a raccogliere circa 6mila firme a sostegno dell’iniziativa «Salviamo la fortezza». «Non è più accettabile osservare il lento e progressivo degrado della fortezza senza indignarsi e richiedere il rispetto della legalità per quanto concerne gli obblighi di manutenzione imposti dalla legge alla proprietà del bene», sostengono con forza i ragazzi.È una storia davvero travagliata quella che coinvolge da anni una delle più preziose fortezze medicee della Toscana. Di proprietà privata, chiusa al pubblico, dagli anni ’70 le amministrazioni comunali e la Pro Loco hanno tentato invano di trovare una soluzione per un suo utilizzo pubblico. A questo si aggiunge l’abbandono in cui verte il complesso, con crolli continui che rendono precaria la stabilità. Nei prossimi giorni verrà presentato alla città un filmato stile «Iene» realizzato dai ragazzi con interviste al sindaco e al presidente della Pro Loco. Nel video saranno visibili anche delle inedite immagini aeree che mostrano l’abbandono in cui si trova l’antica struttura. Ultimo atto sarà entro il mese di giugno la richiesta di un incontro ufficiale con il Soprintendente con la consegna delle firme.L’iniziativa «Salviamo la fortezza» fa da seguito ad altri appuntamenti all’insegna della legalità, che hanno visto impegnati i ragazzi dell’Ac biturgense: dall’allestimento di una tenda nella zona di Porta Fiorentina, in collaborazione con l’associazione «Libera», per la vendita dei prodotti provenienti dai terreni confiscati alle mafie, all’incontro con don Tonio Dell’Olio, fino alla presentazione del libro «La bestia – Camorra. Storie di delitti, vittime e complici», assieme all’autore Raffaele Sardo. di Massimo Canosci