Arezzo - Cortona - Sansepolcro

Camaldoli, il monastero che guarda verso l’Europa.

Nella mattina di sabato 27 giugno il Circolo «Verso l’Europa» di Arezzo consegnerà alla comunità monastica di Camaldoli nella persona del priore generale della congregazione camaldolese padre Bernardino Cozzarini, il premio «Camaldoli-La Verna. Terre aretine di spiritualità europea».La cerimonia, sotto la presidenza di Filippo Maria Pandolfi, sarà solennizzata dalle relazioni di Giovanni Maria Flick e Romano Prodi e dallo scoprimento, ad opera della figlia Maria Romana, di una lapide che ricorda la visita compiuta da Alcide De Gasperi a Camaldoli nel luglio del 1952.Sarà pertanto un’occasione del tutto singolare per la storia del circolo aretino, da ormai quattro decenni ispirato e guidato dalle intuizioni e dalla passione, ispirata dal Vangelo, di Donato Palarchi. Singolare perché corona la storia di questo insigne premio, figurato in una pregevole scultura di Enzo Scatragli, che ha nobilitato la parola e l’azione di molti protagonisti dell’avventura europea come Romano Prodi, Mario Monti, Achille Silvestrini, ed ha onorato la memoria di De Gasperi e Bronislaw Geremek. Ma è singolare anche per la cornice in cui si colloca e in cui esso stesso trova senso: Camaldoli, testimonianza eminente del cristianesimo in terra d’Arezzo.Camaldoli, da mille anni, accoglie e feconda in magnifica sintesi di preghiera e di spirito, di liturgia e di dialogo con il mondo e le culture, la crescita spirituale e la riflessione intellettuale di intere generazioni.Lassù a metà del millennio scorso un giovane promettente di nome Lorenzo di Piero dè Medici, detto il Magnifico, disputava, nelle giornate più calde, insieme ad un altro grande umanista fiorentino, Leon Battista Alberti, sulla vita attiva e la vita contemplativa, sulla vita monastica del cenobio, destinato ai principianti nella ricerca di Dio, e dell’eremo, per quanti erano maturati nell’esercizio dell’obbedienza reciproca e nel confronto con la parola di Dio. Il giovane Lorenzo dè Medici sosteneva in quelle disputationes le opere pratiche dell’impegno civile attivo quale unica ragione di crescita della città e delle arti. Alberti, pur riconoscendo la lungimiranza e moderazione del governo mediceo, ribadiva invece la supremazia dell’anima, del sapere, della speculazione intesa non come alternativa alla vita pratica, ma come la sua più profonda motivazione. I risultati realizzati con le opere erano per lui il presupposto di più alte e universali conquiste, tutte indirizzate al sommo bene; d’altro canto l’operare virtuoso non poteva che trarre ispirazione dalla speculazione, nei principi cui si deve uniformare la vita attiva.Nel secolo scorso l’esperienza spirituale di Camaldoli si è confermata quale crocevia di larga parte del movimento cattolico alimentando in molti una efficace azione politica ispirata dallo spirito; Giorgio La Pira ed Amintore Fanfani si incontrarono ripetutamente nel monastero elaborando temi importanti quali la mediazione culturale, il personalismo solidale cristiano, il progetto dei Colloqui mediterranei e molti altri. Ad esempio di questo fervore può ricordarsi che a Camaldoli nell’estate del 1959 Adlai Stevenson, leader del Partito democratico e avversario di Eisenhower alle elezioni presidenziali del 1952 e del 1956 spronò La Pira a compiere una visita negli Stati Uniti che aiutasse la distensione, giunta in quei mesi in una fase cruciale. Come loro, come Lorenzo e l’Alberti, tanti uomini di cultura e di scienza si sono ritrovati a Camaldoli per continuare questa opera avvincente di inculturazione della fede, in un cammino plurale di ascolto, di confronto e di maturazione delle idee che non si è più interrotto e che il circolo «Verso l’Europa» in tante occasioni ha saputo collocare all’interno del percorso di costruzione della comune coscienza europea. Tiziano Torresi Una lapide per ricordare la visita del presidente Alcide De GasperiAppuntamento sabato 27 giugno, alle 10.45, presso il monastero di Camaldoli, con il premio «Camaldoli, La Verna: terre aretine di spiritualità europea». Il programma prevede gli interventi di Giovanni Maria Flick, ex presidente della corte costituzionale, sul tema «Dignità e diritti fondamentali nelle prospettive costituzionali ed europee». Seguirà la relazione di Romano Prodi, ex presidente del consiglio e della commissione europea, su «L’Europa e il nuovo ordine mondiale». Chiuderanno la mattinata il conferimento del premio istituito dal circolo «Verso l’Europa», al monastero di Camaldoli e l’inaugurazione di una lapide in ricordo della visita di Alcide De Gasperi, nel 1953, alla presenza della figlia Maria Romana.