Arezzo - Cortona - Sansepolcro

Il dono della Diocesi: La croce che «racconta» l’Aretino.

Dal Volto Santo ai patroni della diocesi san Marco, san Giovanni Evangelista, santa Margherita da Cortona e san Donato, passando per la Madonna del Conforto. È un regalo che contiene al suo interno un po’ tutta la diocesi. Parliamo dell’opera d’arte che sarà donata all’arcivescovo Riccardo Fontana al termine della celebrazione eucaristica di inizio del suo ministero episcopale nella diocesi di Arezzo-Cortona-Sansepolcro. Si tratta di una croce pettorale bifacciale in argento con alcune parti in oro. Sulla faccia principale si trova una riproduzione del Volto Santo conservato nella Concattedrale di Sansepolcro, la scultura lignea policroma dell’VIII-IX secolo che raffigura il Cristo Risorto, re e sacerdote, che regna dalla croce. Sull’altro volto della croce è raffigurata al centro la sacra immagine della Madonna del Conforto custodita nella Cattedrale di Arezzo. Agli estremi dei bracci si trovano le “icone” dei quattro santi patroni: san Marco e san Giovanni Evangelista, richiamati dai simboli del leone e dell’aquila, e le immagini di san Donato e di santa Margherita da Cortona. L’opera è stata realizzata da un noto maestro d’arte orafa di Sansepolcro che già in passato aveva creato una croce pettorale donata all’attuale vescovo emerito di Grosseto, Giacomo Babini, e un’altra donata all’attuale arcivescovo eletto di Perugia-Città della Pieve, Gualtiero Bassetti, predecessore di Fontana.Lorenzo Canali