Arezzo - Cortona - Sansepolcro

La diocesi accoglie l’Arcivescovo Riccardo Fontana.

Quando nel tardo pomeriggio di domenica, nella Cattedrale di Arezzo, Gualtiero Bassetti offrirà il pastorale alle mani di Riccardo Fontana, si sarà di fatto concretizzato il passaggio di consegne fra i due arcivescovi. Una «staffetta» che porta un pastore d’origine toscana (Fontana) dall’Umbria alla regione in cui è nato e un presule, anch’egli con radici toscane (Bassetti), dalla terra di cui è figlio all’Umbria di san Francesco e di san Benedetto.La giornata di inizio del ministero episcopale di Fontana nella diocesi di Arezzo-Cortona-Sansepolcro è una delle tappe che danno attuazione alle tre nomine firmate da Benedetto XVI e annunciate il 16 luglio in contemporanea fra Arezzo, Perugia, Spoleto e la Sala stampa vaticana: quelle con cui il Papa ha nominato il vescovo di Arezzo-Cortona-Sansepolcro, Gualtiero Bassetti, arcivescovo metropolita di Perugia-Città della Pieve; l’arcivescovo di Spoleto-Norcia, Riccardo Fontana, vescovo di Arezzo-Cortona-Sansepolcro; e monsignor Renato Boccardo, segretario generale del Governatorato della Città del Vaticano, arcivescovo di Spoleto-Norcia.Bassetti lascia la nostra Chiesa al suo decimo anno di episcopato aretino. «Pensavo di concludere il mio ministero nell’amata terra di Arezzo», ha scritto a Benedetto XVI nella lettera di accettazione. Ad Arezzo l’annuncio è stato dato nella cappella della Madonna del Conforto. A Spoleto, invece, è stato lo stesso Fontana a rendere note le decisioni del Papa. Le prime parole che l’arcivescovo ha indirizzato alla sua nuova Chiesa sono state quelle contenute nel messaggio che porta la data del 16 luglio. «Nella terra di Petrarca, di Piero della Francesca, di Michelangelo e di Vasari» occorre «aggregare attraverso la cultura, che è tesoro comune di tutti», ha scritto Fontana. Poi ha ricordato «la ricchezza dei carismi» che si sono affermati nella sua nuova diocesi e ha citato Camaldoli e La Verna come due centri di spiritualità che mostrano «l’immagine del Cristo nella ferialità della vita». Di fronte alla crisi economica e al dramma della disoccupazione, Fontana ha invitato a «vivere l’impegno come una professione di fede» che va «incarnata nella città secolare, nell’esercizio del lavoro e nella carità politica».Nato a Forte dei Marmi, nell’arcidiocesi di Pisa, 62 anni, sacerdote dal 2 luglio 1972, Fontana è stato chiamato nel 1978 al servizio diplomatico presso la Santa Sede dove è rimasto per diciotto anni. Fra i collaboratori dell’allora arcivescovo Achille Silvestrini e poi del cardinale Angelo Sodano, decano del Collegio cardinalizio, è stato eletto il 16 dicembre 1995 arcivescovo di Spoleto-Norcia ricevendo l’ordinazione episcopale il 6 gennaio 1996 da Giovanni Paolo II nella Basilica di San Pietro. Gualtiero Bassetti affida a Fontana una Chiesa che è accanto all’uomo di oggi, che è aperta ai laici chiamati a essere protagonisti di una crescita di corresponsabilità ecclesiale, che è alimentata dalla comunione del presbiterio, che percorre nuovi sentieri di evangelizzazione, che crede nella cultura, che si confronta con le sfide lanciate da chi arriva da lontano, che sostiene il dialogo fra le fedi. Una Chiesa che non manca anche di difficoltà (prima fra tutte l’età avanzata del clero) ma che con coraggio si fa testimone del Risorto fra la gente.E domenica 13 settembre avverrà la successione. Intensa la giornata che attende Fontana. Alle 6 il mattutino insieme ai monaci di Camaldoli. Poi l’incontro con la prima parrocchia della diocesi: quella di San Niccolò a Serravalle, nel comune di Badia Prataglia, dove alle 8 l’arcivescovo guiderà l’adorazione eucaristica e la preghiera con la comunità. Quindi tre tappe prima di giungere ad Arezzo: l’incontro con gli anziani della casa di riposo di Gargonza alle 9.30, l’abbraccio ai disabili nell’istituto di riabilitazione di Agazzi alle 11 e il pranzo nella mensa Caritas in piazza Giotto ad Arezzo alle 12.15. Nel pomeriggio la parte pubblica. Alle 17, in piazza della Libertà ad Arezzo, è previsto il saluto delle autorità civili, mentre alle 17.30 in Cattedrale si svolgerà la solenne celebrazione eucaristica per l’inizio del ministero episcopale presieduta dall’arcivescovo metropolita di Firenze, Giuseppe Betori.Proprio Betori ha inviato un messaggio in vista della giornata di domenica in cui sottolinea il legame personale con Fontana. «È un legame – scrive Betori – che ha le sue radici negli anni della formazione al sacerdozio, in cui ci ritrovammo sugli stessi banchi della Pontificia Università Gregoriana, e che ebbe modo di accrescersi in particolare negli anni del ministero episcopale di monsignor Fontana a Spoleto-Norcia, nella regione da cui provengo e a cui sono ancora fortemente legato. Proprio nel servizio da lui svolto in Umbria ho potuto constatare la vivacità pastorale di monsignor Fontana, le coraggiose iniziative da lui assunte per dare slancio a quell’antica arcidiocesi, la lucidità e la risolutezza con cui ha affrontato i difficili anni della ricostruzione strutturale e morale dopo il terremoto umbro-marchigiano».di Giacomo Gambassi