Arezzo - Cortona - Sansepolcro

Annunciare il Vangelo Il mandato ai catechisti.

Sabato 10 ottobre l’arcivescovo Riccardo Fontana conferirà il mandato ai catechisti della nostra diocesi. Si tratta di una giornata significativa per la vita della Chiesa locale. Il primo appuntamento che aprirà la giornata è quello in programma alle 15.30 nel Seminario di Arezzo dove si svolgerà l’incontro con don Bruno Ferrero, direttore editoriale dell’editrice Elledici ed esperto in pedagogia ed educazione religiosa, dal titolo «Catechisti per passione». Alle 18 l’arcivescovo presiederà in Cattedrale la Messa durante la quale conferirà il mandato. Fontana ha spiegato che lui in prima persona tiene a conferire il mandato in quanto – ha sottolineato –, a differenza dei ministri istituiti, quello del catechista è un ministero di fatto che si forma nel momento stesso del conferimento.Questo gesto sottolinea l’importanza del ministero del catechista, considerando che il termine «ministero» è legato alla dimensione del servizio per la comunità cristiana; un servizio che, per essere svolto nella verità di Cristo e del suo Vangelo, non può prescindere dal preciso riferimento al pastore della nostra diocesi, appunto il nostro arcivescovo.Oggi più che mai, la Chiesa animata dallo Spirito Santo è il vero soggetto della catechesi stessa, continuando in questo senso la missione di Gesù maestro. È poi nella comunità cristiana che il Vangelo «vive» in quanto ricevuto, compreso, celebrato e quindi comunicato. Fare catechesi vuol dire «fare eco» del Vangelo e dell’esperienza cristiana: anche per questo motivo le comunità di fedeli devono sentirsi responsabili nella trasmissione della fede. Questa trasmissione, inoltre, si nutre di rapporti, di relazioni intessute, di affetti che innestano sempre più profondamente il credente nella vita di Cristo attraverso la vita della stessa comunità cristiana. In ogni caso solo alcuni membri di essa, opportunamente preparati, sono inviati ufficialmente ad adempiere a questo delicato compito. Ministri ordinati, persone consacrate e laici assolvono così all’unico compito della catechesi, nella differenza delle specifiche funzioni di ognuno.Come ci ricorda la costituzione conciliare Lumen Gentium, «fra i principali doveri dei vescovi eccelle la predicazione del Vangelo». Nel ministero dei vescovi, l’annunzio missionario e la catechesi costituiscono due aspetti, intimamente uniti. Per svolgere questa funzione, i vescovi ricevono «un carisma certo di verità», secondo quanto ci riporta la costituzione conciliare Dei Verbum. Da queste considerazioni comprendiamo quindi come il vescovo sia il primo responsabile della catechesi nella diocesi, e di conseguenza comprendiamo l’importanza del suo discernimento riguardo a coloro che sono deputati all’annuncio particolare del Vangelo nella catechesi. La stessa preghiera del popolo di Dio, radunato in Cattedrale per il conferimento del mandato, invoca la benedizione del Signore e l’assistenza dello Spirito per questo compito peculiare.Certo, comprendiamo come sia rilevante, nella comunicazione della fede, l’aspetto umano della comunicazione stessa, senza tuttavia dimenticare che solo Dio può muovere il cuore dell’uomo. Un motivo in più per riscoprire le nostre parrocchie come comunità eucaristiche, secondo gli orientamenti pastorali della nostra diocesi per l’anno 2009-2010; San Paolo, nella prima lettera ai Corinti, ce lo ricorda bene: «Poiché c’è un solo pane, noi, pur essendo molti, siamo un corpo solo: tutti infatti partecipiamo dell’unico pane».di don Davide Papaianni direttore dell’Ufficio catechistico diocesano