Arezzo - Cortona - Sansepolcro

Il priore di Bose racconta la Risurrezione di Piero.

Dopo il successo riscosso nelle passate edizioni, l’istituzione «Museo Biblioteca Archivi Storici della Città di Sansepolcro» propone il terzo ciclo della manifestazione «Ipotesi su Piero». L’intendimento dell’istituzione è quello di avere a Sansepolcro studiosi, intellettuali, pensatori delle più diverse discipline, chiamati a confrontarsi, a partire dal proprio linguaggio, con i capolavori pierfrancescani, in particolare quelli conservati nel Museo civico della nostra città; un riconoscimento alla profondità dell’opera pierfrancescana e alla sua capacità di parlare alle più diverse sensibilità con il suo concentrato ed enigmatico stile, che si colloca all’incrocio tra arte, matematica, iconografia e storia sacra.Ad aprire la serie è stata la storica dell’arte Marisa Dalai Emiliani con un incontro dal titolo «Ripensare il museo per la città di Piero?» tenutosi nel giorno anniversario della morte di Piero della Francesca. La città è stata invitata a confrontarsi sul futuro del museo di Sansepolcro, nella sua doppia identità di museo d’autore e museo civico, a rivedere la sua “missione” e il suo ruolo e a riconsiderare il modo di guardare l’opera di Piero (la Resurrezione, il Polittico della Misericordia) nella sua collocazione museale.Il secondo e ultimo incontro è in programma per lunedì 19 ottobre alle 21 e vedrà la partecipazione del priore della Comunità di Bose, Enzo Bianchi, che affronterà il tema «Chi vince la morte?». Partendo dalla maestosa Resurrezione e dal Polittico della Misericordia, conservati nel Museo civico, il teologo si confronterà con il senso dell’aldilà. Il presidente dell’istituzione, Daniele Piccini, coordinatore dei due incontri, motiva così l’iniziativa: «Il nostro intento non è semplicemente quello di animare annualmente una serie di conferenze. Piuttosto ci proponiamo di trasformare la città in un un luogo privilegiato di elaborazione culturale, a partire dai capolavori che ne definiscono l’identità, con la speranza che gli ospiti si trasformino a loro volta in ambasciatori di Piero e di Sansepolcro nelle istituzioni e nei luoghi dove svolgono la loro attività. In tal modo cerchiamo di procurare alla patria del pittore una nuova centralità nel quadro dell’interesse mondiale per l’opera di Piero: un’opera, quella del pittore, così complessa da suscitare l’interesse, lo studio e l’approfondimento degli studiosi delle più diverse discipline». Ricordiamo che anche questo incontro si terrà presso l’auditorium di Santa Chiara e che l’ingresso è gratuito.Alessandro Boncompagni