Domenica 18 ottobre viene celebrata la Giornata missionaria diocesana dal titolo «Ottobre missionario: la missione oggi». Ad organizzarla il Centro missionario diocesano guidato dal diacono Giovanni Nocentini. La parrocchia di Pescaiola, ad Arezzo, ospiterà l’evento che si inserisce all’interno della 83ª Giornata missionaria mondiale che ha come tema «Le nazioni cammineranno alla sua luce».Alle 16.30 l’incontro diocesano sarà aperto dal racconto di una serie di testimonianze relative alle differenti realtà missionarie, con le quali la diocesi di Arezzo-Cortona-Sansepolcro è in contatto. Poi padre Alberto Zamberletti, missionario del Pime (Pontificio istituto missioni estere), presiederà la Messa alle 18.30. Dopo la celebrazione, alle 19.30 è previsto un momento ricreativo. E alle 21 il saluto dell’arcivescovo Riccardo Fontana introdurrà l’incontro-testimonianza con padre Zamberletti che avrà come filo conduttore «La vocazione missionaria oggi».Sull’importanza della Giornata è intervenuto anche il diacono Giovanni Nocentini il quale, nel primo incontro fra l’arcivescovo e i responsabili degli Uffici pastorali della diocesi, ha ricordato come «le parrocchie siano molto sensibili al sostegno alle missioni» e ha citato la scelta di «numerosi giovani che decidono di trascorrere le loro vacanze in terra di missione». Anche Fontana ha sottolineato l’importanza di aiutare le Chiese sorelle.Il centro missionario diocesano potrebbe essere intitolato a padre Cesare Mencattini, il missionario originario del Casentino martire in Cina. Almeno questa è la proposta avanzata dal direttore del centro. Alla riscoperta della figura e dell’impegno di padre Mencattini è dedicata l’azione del centro missionario. Negli anni della sua missione in Cina, il religioso tentò di unire alla rinascita materiale il risveglio spirituale. Nato a Soci il 7 maggio 1910, entrò giovanissimo nel seminario di Arezzo e, emersa la sua vocazione missionaria, fu mandato dai missionari del Pime per la sua formazione a Genova, Monza, Ducenta, Milano. Proprio nel capoluogo lombardo venne ordinato sacerdote nel 1934 e solo un anno più tardi partì da Venezia alla volta della Cina per la missione di Wei-hwei-fu. Sempre a fianco dei poveri e dei bisognosi, in particolare di coloro che furono colpiti dalle inondazioni del Fiume giallo, portò il Vangelo negli 82 villaggi che la sua zona contava. È stato ucciso nel luglio del 1941,colpito da due pallottole sparate da soldati comunisti infiltrati nel territorio occupato dai giapponesi, mentre si stava recando a incontrare un vescovo. di Riccardo Ciccarelli