La stazione ferroviaria di Terontola, collocata geograficamente in un punto che le permette di essere lo snodo decisivo per i collegamenti con l’Umbria e con Roma e che è stata tra le più importanti del centro Italia nel secolo scorso, è sempre più penalizzata. Dopo esser stata declassata nel 2000 a stazione ferroviaria periferica, è destinata ad un futuro ancora più triste, che comporterà non soltanto un’ulteriore perdita di prestigio per la stazione, ma soprattutto una terribile «beffa» per i pendolari che, negli ultimi dieci anni, si sono battuti per ridare a Terontola il ruolo che sin dalle sue origini le appartiene, ovvero quello di grande e importante centro ferroviario.Lo sostiene il «Comitato dei pendolari di Terontola», costituitosi in risposta alla difficile situazione che verrà a crearsi dal prossimo 14 dicembre, quando entrerà in vigore il nuovo orario dei treni. Si fermeranno sempre meno convogli nella stazione di Terontola e con orari impossibili.Facciamo un esempio con il nuovo nuovo orario alla mano: chi parte da Terontola la mattina alle 6.30 potrà tornare prendendo l’Intercity delle 19.40 con arrivo alla stazione di partenza alle 21.20, rimanendo quindici ore fuori casa.Il «Comitato dei pendolari» richiama l’attenzione della pubblica amministrazione già da alcuni anni, ma senza ottenere nessun effetto risolutivo. Inutile sottolineare come la nuova situazione comporterà, a breve, se non verranno prese in considerazione delle alternative, gravi disagi. A nome delle centinaia di pendolari della Valdichiana, che a Terontola hanno un punto di riferimento, il Comitato lancia ora un nuovo appello alle forze politiche e istituzionali locali e regionali perché trovino una soluzione al problema e restituiscano piena dignità a questa stazione ferroviaria. Insomma, ancora una volta la stazione della Valdichiana deve fare i conti con una scure che si abbatte sulla lista dei convogli.