Arezzo - Cortona - Sansepolcro

Sei centrali a biomasse: troppe parole.

Il problema delle sei centrali a biomasse progettate nella zona della Renaia, nel cortonese, occupa sempre le cronache locali e alimenta le chiacchiere da bar: troppe parole, troppi giudizi quando, da una parte e dall’altra, nessuno conosce i veri termini del problema. Si dice sì se l’altro dice no, si dice no se l’altro dice sì, quando invece è sarebbe necessario approfondire la realtà, liberi da ogni condizionamento, e cercare la soluzione che rispetti la salvaguardia dell’ambiente, la salute dei cittadini senza precludere innovative (ma sempre sicure) realizzazioni per il futuro. A meno che non vogliamo incappare nella ridicola opposizione preconcetta alle centrali nucleari, che mancano nel nostro Paese, ma che sono presenti a poche decine di chilometri dai nostri confini e dalle quali (non avendole in casa nostra) siamo costretti ad attingere a caro prezzo se vogliamo energia.Anche da noi, alla Renana, esiste questo problema: ognuno pronuncia i suoi oracoli a favore o in opposizione, ma nessuno si pone in atteggiamento di onesta ricerca intellettuale e scientifica, pur sapendo che le parole gettate al vento e gli slogan urlati non sono utili alla verità, alla scienza ed al progresso. È difficile prendere posizione in situazioni non ancora ben conosciute e non ancora sperimentate come questa: la prudenza è d’obbligo. Ma è anche d’obbligo la prudenza, la consapevolezza, il senso di responsabilità sia in chi dichiara di essere favorevole, sia in chi nega il proprio assenso: è necessaria la massima libertà di coscienza e di decisione, per il bene di tutti. È dunque necessario che si calmino le acque e soprattutto che si acquietino gli spirito turbolenti, presenti da una parte e dall’altra, per una riflessione seria, pacata, costruttiva che serva al vero bene comune.In tutto questo marasma di idee e di diatribe, con la presenza ingombrante di politici o di presunti tali che pretendono di indirizzare il timone di guida della nave in tempesta in una direzione o nell’altra, riferiamo quanto è emerso nel consiglio comunale aperto, tenutosi a Cortona sull’argomento, sabato 23 gennaio, una vera maratona dal mattino fino alle 15 del pomeriggio.Hanno partecipato oltre trecento cittadini, con rappresentanze di vari comitati pro e contro, in un’atmosfera che, per quanto riscaldata, si è svolta in maniera civile e costruttiva. La seduta, condotta in maniera esemplare dal presidente del consiglio comunale Tania Salvi, ha visto ospiti numerosi esperti. «Si è trattato – ha dichiarato il sindaco di Cortona – di un consiglio comunale che mi ha reso veramente orgoglioso della nostra comunità. Il confronto ha evidenziato grande serietà e consapevolezza da parte dei cittadini che si sono riuniti in comitato, nonché un’estrema chiarezza e disponibilità da parte dei tecnici intervenuti ed un comportamento molto responsabile di gran parte dei rappresentanti delle forze politiche presenti. Pur nella diversità di opinioni, è stata riconosciuta quasi da tutti la correttezza istituzionale, nonché il rispetto della legge da parte degli enti, e sono tanti, coinvolti nel procedimento di autorizzazione di questi impianti».