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Tavolo a Roma con il ministro sul tratto della E78 a Monterchi.

Il ministro alle infrastrutture, Altero Matteoli, ha deciso di convocare il tavolo tecnico per definire il tracciato umbro-toscano della E78 – quello che riguarda Le Ville-Parnacciano – l’arteria che collegherà Fano a Grosseto. L’incontro è avvenuto a Roma nel pomeriggio di lunedì 15 febbraio fra Matteoli e le cinque Province interessate al progetto. Il vertice era stato sollecitato dalla Provincia di Perugia in qualità di coordinatore per la E78 degli enti del centro Italia. All’incontro hanno partecipato le Province di Perugia, Pesaro Urbino, Arezzo, Grosseto e Siena e le rispettive Camere di Commercio. Il ministro Matteoli ha ribadito l’assoluta centralità di questa opera che rappresenta la prima infrastruttura trasversale viaria della penisola e che complessivamente prevede un investimento di 4 miliardi e 200 milioni di euro. Si tratta di un’arteria fondamentale per lo sviluppo economico e turistico e per la sua funzione di collegamento dei «due mari». Matteoli ha ribadito che da parte del Governo c’è la volontà politica di completare l’arteria in tempi brevi, il tutto compatibilmente con le necessarie risorse che non saranno interamente a carico dello Stato in quanto saranno previste partecipazioni private. I rappresentanti delle varie Province e delle Camere di Commercio hanno rappresentato al ministro le priorità territoriali riguardo ai lotti mancanti e in via di progettazione. Fra l’altro, come ha voluto precisare il presidente della Provincia di Perugia Marco Vinicio Guasticchi, «non ci sono più veti territoriali per la definizione del miglior tracciato umbro-toscano» affermando altresì che «in questo momento particolare di crisi è auspicabile l’intervento dello Stato per il tratto mancante la cui individuazione andrà a completare la progettazione della E78». Il ministro ha precisato che, subito dopo la riunione del tavolo tecnico (la cui ultima seduta risaliva al 29 gennaio 2009), i soggetti intervenuti saranno tutti riconvocati per definire le priorità dei lotti da finanziare. Del tavolo tecnico fanno parte i ministeri delle infrastrutture e dell’ambiente, l’Anas e le due regioni coinvolte: Umbria e Toscana.Samuele Foni