Fare sistema, mettere in rete le competenze e le diversità per promuoverne altre: questa è stata la filosofia del progetto «La nostra Africa», una mostra poliedrica di culture africane, immagini, testimonianze dolorose e gioiose, atmosfere, giochi. A comporla sono diversi soggetti della Valdichiana: l’associazione culturale Gotama, Radio Incontri, l’associazione «Donne insieme» e l’associazione «Gli occhi della speranza». A questi si è unita l’associazione «Il tamburo parlante», che gestisce il museo etnografico omonimo di Montone, in provincia di Perugia. Promuovono l’evento i comuni della Valdichiana aretina.L’esposizione si terrà dall’1 all’8 marzo nella sala Pavolini a Cortona. Gli orari di apertura al pubblico saranno dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 17. L’ingresso è libero. All’interno della mostra sarà disponibile il catalogo «Africaingioco», relativo alla sezione dei giocattoli e materiale divulgativo delle varie associazioni che avranno l’opportunità di far conoscere le attività e in particolare quelle legate alle forme d’impegno interculturale.Alla mostra verranno invitate le scuole per riflettere sul tema della multiculturalità attraverso le diverse sollecitazioni, le varie sezioni e i momenti d’interazione.Perché l’Africa? Già è difficile parlare di un continente che ha enormi differenze climatiche, con ecosistemi che vanno dal deserto alla foresta equatoriale, dalle regioni con clima alpino a quelle costiere tropicali. Si immagini la variabilità delle culture umane che hanno negoziato la loro vita all’interno di nicchie ecologiche così differenti. Cosa vuol dire, dunque, «la nostra Africa»? Ogni soggetto potrà dare una risposta differente: passione, appartenenza, impegno sociale, studio, ricerca. In definitiva la vera motivazione è il fascino di questo grande continente, custode delle nostre origini, o il senso di malinconia che ti prende una volta che ci vai, quello che i viaggiatori chiamano «mal d’Africa».
