Sette artiste: Meri Ciuchi, Erika Lecci, Paola Maffei, Antonella Mercati, Cristina Pancini, Marta Primavera, Sandra Stocchi. Saranno loro le protagonise di una esposizione negli spazi dello showroom «Nasini arredamenti d’interni» a Pieve Santo Stefano. Sette differenti linguaggi, sette prospettive che si moltiplicano per riflettere una realtà dagli estesi confini. Scegliere di parlare da artiste senza per questo essere auto-referenziali. Attraverso la sublimazione di una libertà espressiva ricercata con coraggio e costanza, sette donne a tutto tondo presenteranno se stesse e il proprio lavoro cercando un contatto diretto col pubblico.La mostra «Una stanza tutta per sé», a cura di Matilde Puleo, sarà inaugurata sabato 6 marzo. Dalle 17 quanti lo desiderano potranno partecipare al vernissage presso «Nasini arredamenti» a Pieve Santo Stefano in Via Tiberina, 61. Scopo della rassegna è quello di dare lo spaccato di una nuova femminilità che non accetta di essere o catalogata per stereotipi, ma che trasmette una tipicità che non può essere disgiunta dalle modificazioni sostanziali maturate dall’universo femminile negli ultimi anni. Una donna che vive la quotidianità domestica, lasciando trasparire la sua condizione attraverso la casa, luogo intimo e identitario per eccellenza, talvolta rifugio e talvolta invece luogo ostile. Sette stanze tutte per sé che come nell’opera di Virginia Woolf si propongono di far risaltare la possibilità poetica del proprio fare arte in uno spazio separato e segreto.Il pubblico avrà dunque angoli discreti e intimi dove fermarsi e ascoltare in una perfomance collettiva le loro riflessioni sulla vita, la solitudine o l’ecologia come cosciente confronto con quanto sembra perdere candore stereotipato per rappresentarsi in modo ben più complesso e ammaliante.La mostra proseguirà fino all’11 aprile prossimo. Sempre sabato 6 marzo, alle 18.30, presso la Libreria del Frattempo a Sansepolcro, con un aperitivo, si concluderà il programma di inaugurazione della mostra dove sarà possibile incontrare le artiste e rintracciare gli elementi caratteristici della loro ricerca.Alessandro Boncompagni