Abbiamo preso atto del pronunciamento dell’azienda. Per rispetto della città e dei nostri programmi, confermiamo la volontà di proseguire nel cammino intrapreso a suo tempo». Così Franco Polcri e Marco Frullani, rispettivamente sindaco e assessore ai lavori pubblici del Comune di Sansepolcro, hanno fatto sentire la loro voce in merito ai lavori di costruzione del secondo ponte sul Tevere tramite intervento in «project financing». Un progetto che aveva già preso le mosse e che invece proprio in questi giorni sembra aver subito un brusco stop.I motivi stanno tutti nella missiva che l’azienda individuata ha recapitato proprio ai vertici amministrativi di Palazzo delle Laudi. «Diamo atto all’amministrazione si legge nella lettera scritta dall’azienda di essere stata pienamente collaborativa in questo periodo. Abbiamo apprezzato, a fronte delle difficoltà economico-finanziarie della nostra impresa, la decisione assunta recentemente dall’amministrazione, con cui ci era stato concesso sino al 31 gennaio 2010 per consentirci di uscire dal momento impegnativo. Tuttavia, nel nuovo anno, la situazione del mercato edilizio in generale e la nostra specifica importante esposizione finanziaria, ci portano oggi a comunicarvi la nostra meditata e dolorosa scelta di rinunciare al prosieguo dell’intervento per la costruzione del nuovo ponte sul Tevere. Ce ne dispiace molto, sia per l’attenzione che la vostra amministrazione ci ha sempre riservata, sia per il significativo investimento economico che comunque la nostra impresa ha sostenuto negli anni passati per questa iniziativa, in cui abbiamo creduto e continuiamo a credere».«La missiva dicono il sindaco e l’assessore ai lavori pubblici spiega bene i motivi della rinuncia, legati essenzialmente a difficoltà di mercato, e testimonia anche della bontà del cammino intrapreso dall’amministrazione comunale sull’argomento. Adesso si tratta di valutare con attenzione la possibilità di dare un seguito a quanto programmato, anche alla luce di importanti novità sulle nuove misure che regolano lo strumento del project financing, introdotte dallo scorso dicembre attraverso una normativa che rispetto a prima dimezza i tempi di procedura. Confermando la validità di un progetto teso a dotare la città di una fondamentale struttura, occorre adesso verificare le rispondenze del mercato e considerare l’ipotesi di far partire una nuova procedura di project financing. In base alla nuova normativa sulla materia concludono Polcri e Frullani ripartendo ora potrebbero essere mantenuti i tempi già preventivati per la cantierizzazione dell’opera, fissati alla fine dell’anno in corso».Alessandro Boncompagni