Sono arrivate le giostre a Sansepolcro. Come ogni anno invadono l’area del Palazzetto dello sport con i carrozzoni e le multiformi attrazioni. Un tripudio di luci e colori, immerso nei profumi delle leccornie. Delizia per tutti i bimbi, il fascino degli ambulanti del divertimento non tramonta mai. La generazione dei trentenni ne ricorda ancora la vecchia «sede», quella del piazzale sterrato di Porta del Ponte, quando di fronte ai genitori era impossibile negare di essere «stati alle giostre» per via degli anfibi ricoperti di polvere. Oggi sono proprio loro a essere i genitori che vi portano i loro figli quasi come a tramandare una tradizione che ancora mantiene lo stesso incanto. Certo è sempre una fatica mettere mano al portafoglio dato il costo sempre più alto dei biglietti e dover spiegare ai propri figli che ormai è ora di andare a casa perché i soldini sono finiti. Eppure può diventare un buon banco di prova per insegnare agli adolescenti a gestire le proprie finanze e a dare il giusto peso al denaro nonché a fare attenzione alla criminalità. Mentre la polizia municipale di Sansepolcro invita a non dare troppa confidenza agli estranei, è opportuno ricordare che essere vigili è sempre il principale strumento per evitare furti e imbrogli. Ma «ambulante» non è sinonimo di inganno. La loro è una vita dura e lo dimostra l’attenzione che anche la diocesi dedica ai lunaparkisti con una apposita pastorale della mobilità.Elena Girolimoni