Arezzo - Cortona - Sansepolcro

Rondine fa breccia fra gli studenti.

Quasi cinquemila persone che nel 2009 hanno visitato il borgo di Rondine – Cittadella della pace; 1.500 studenti delle scuole medie e superiori che hanno visitato la Cittadella e incontrato i giovani dello Studentato internazionale; 15mila copie del giornale bimestrale «Rondine – Notizie dalla Cittadella della pace» inviate ogni due mesi in Italia e nel mondo; 200 colloqui di selezione per i nuovi studenti nella Federazione russa (Rostov sul Don, Ossetia del Nord, Cecenia, Inguscezia), Kosovo, Serbia, Bosnia Erzegovina, Libano, Georgia, Palestina e Sierra Leone; tredici studenti nuovi; sette giovani che hanno terminato il percorso, preso la «Rondine d’oro» e rientrati nei Paesi d’origine.Sono questi alcuni dei numeri che caratterizzano le attività del 2009 di Rondine Cittadella della Pace. I successi, gli eventi, le attività dell’anno passato e gli obiettivi del 2010 sono stati presentati sabato scorso nel monastero di Camaldoli durante il tradizionale appuntamento del «Rapporto annuo».Sul monte del Casentino lo staff della Cittadella della Pace e gli studenti hanno illustrato con l’aiuto di supporti multimediali i momenti più importanti del 2009, le linee di sviluppo intraprese, la rete di contatti internazionali, l’incremento dei partner e dei progetti a livello nazionale e internazionale. È stata una presentazione diversa e divertente con una formula rinnovata, che ha visto i giovani studenti protagonisti, con l’utilizzo di diversi video e strumenti innovativi.A Camaldoli sono arrivati i soci dell’associazione, le istituzioni, gli esperti che lavorano con Rondine, gli amici, i simpatizzanti, ma soprattutto tutti coloro che hanno desiderato saperne di più, capire la «macchina» che muove gli ingranaggi della Cittadella, partecipare ai successi e valutare i prossimi passi che Rondine sta elaborando per il prossimo futuro.Il 2009 è stato un anno ricco di avvenimenti e di conferme, di aperture e di consolidamento della rete di contatti italiani e stranieri. È stato un anno estremamente positivo per gli studenti, sempre più motivati ed «attivi», decisi a intervenire nella costruzione della Cittadella e a elaborare strumenti propri di cultura del dialogo e della risoluzione dei conflitti da poter utilizzare nei propri Paesi al momento del ritorno a casa.