La seconda festa annuale in onore di Santa Margherita celebrata domenica 9 maggio con migliaia di persone che hanno affollato la basilica, ci offre lo spunto per chiederci: quale rapporto e quale devozione ha avuto la nostra santa con la Madonna? Tutti i santi hanno avuto un loro modo di rapportarsi con Maria, che è la Madre del Salvatore ed è inscindibilmente unita al mistero del Cristo. Nel mondo francescano il modello esemplare l’abbiamo in San Francesco che, come si legge nelle «Fonti Francescane», «circondava di amore indicibile la Madre di Gesù perché aveva reso nostro fratello il Signore della Maestà. A suo onore cantava lodi particolari, innalzava preghiere, offriva affetti tanti e tali che lingua umana non potrebbe esprimere». Inoltre San Francesco ha anche due preghiere dense e teologicamente belle: «Il saluto alla Beata Vergine Maria» e «Santa Maria Vergine», che, come risulta dal Codice 338 di Assisi, era cantata.Santa Margherita da Cortona non solo ha avuto tantissimi colloqui con Gesù crocifisso, ma ha avuto anche visioni e colloqui davvero significativi con la Madonna: tutte esperienze mistiche testimoniate dal biografo fra’ Giunta Bevegnati, confessore della santa. Ne citiamo alcune per far comprendere questo intenso «dialogo» fra la mistica cortonese e la Vergine.Una mattina, dopo essere stata invitata alla mensa divina, all’improvviso Margherita fu rapita in estasi alla presenza della Madre di Dio seduta sul suo trono regale. Stupita di un mutamento così improvviso Margherita esclamò: «Signore, poco fa io parlavo con te sulla terra; come mai hai portato la mia anima in cielo?». «Ho fatto questo», rispose Gesù, «perché tu potessi parlare più familiarmente con mia Madre, Regina del cielo, e con gli altri santi che mi assistono nel mio governo». Allora Margherita disse alla Vergine Maria: «Signora del cielo, avvocata del mondo, Madre del mio Dio, il tuo Figlio mi ha condotto da Te, Lui che è la mia guida». La Madonna rispose: «Io ricevo te e le tue preghiere perché tu sei la figlia che continuamente raccomando a quel Creatore che accettò di riposare nel mio seno».Allora Margherita prese a rendere grazie alla Madre dell’eterno giudice dicendo: «Signora, il mio cuore era molto meravigliato perché ancora non godeva del colloquio con te, ma forse non mi avveniva di poterti ascoltare perché io desideravo soltanto di parlare con il Figlio tuo e mio Signore». Allora la Madre del Signore le disse: «Figlia, chi cerca il mio Figlio unigenito e Signore mio, cerca anche me, e chi ha Lui ha anche me».In quante circostanze, ognuno di noi sente il bisogno di conforto, di consolazione, di aiuto. Questo è capitato anche alla nostra santa alla quale, un giorno di Quaresima, dopo aver ricevuto il Corpo di Cristo, fu sottratta per divina disposizione quella meravigliosa dolcezza che aveva riempito la sua anima. Margherita allora si rivolse senza indugio a Colei che è soccorso degli infelici dicendole: «Signora mia, il Figlio tuo, sposo dell’anima mia, mi ha abbandonato; senza di Lui non posso vivere, non trovo riposo». Mentre pregava piangendo e invocava il Figlio di Dio, Colei che è lo specchio della pietà si degnò di ascoltare cortesemente le sue preghiere e di farle di nuovo dono del suo amatissimo Figlio.Significativa anche la visione che Margherita ebbe in occasione della festa dei Santi Giovanni e Paolo, dopo aver ricevuto la Comunione, quando all’improvviso udì una voce: «Io sono il pane vivo disceso dal cielo; chi avrà mangiato di questo pane vivrà in eterno». Rallegrata da queste parole, ringraziò la bontà del Signore che le aveva permesso di riceverlo; poi, rapita in estasi, vide l’umanità di Cristo rivestita di candidissima veste, tessuta di stelle d’oro, e la Vergine rivestita di un manto di colore azzurro e oro. Si tratta di «cronache» significative che possono aiutarci a modellare il nostro rapporto con la Madre del Signore.di padre Federico Cornacchini rettore del Santuario di Santa Margherita a Cortona