Nei giorni scorsi sono stati appaltati i lavori di restauro per Palazzo Pretorio ad Anghiari. Con un ribasso del prezzo a base d’asta pari al 13,53% ad aggiudicarsi la gara sono state le ditte di «Psm costruzioni generali» di Napoli e la «Edil Fab» di Arezzo. Per un importo complessivo di 850 mila euro, si pensa ad un intervento da inquadrare nell’ambito di un restauro «critico», che abbia come finalità quella di restituire la piena comprensione dell’opera monumentale. Palazzo Pretorio rappresenta, infatti, una memoria e un simbolo di identificazione culturale per l’intera comunità anghiarese, uno scrigno storico del XIV secolo.Nello specifico verranno riorganizzati gli ambienti storici del Palazzo comprendendo anche alcuni vani interrati. Verranno valorizzati gli affreschi e gli stemmi vicariali di estremo prestigio presenti nell’atrio principale, con il contributo della Fondazione Monte dei Paschi di Siena, che per questa operazione ha elargito un contributo 50 mila euro. Sarà installato un ascensore per l’abbattimento delle barriere architettoniche, sostituiti gli infissi di alcuni uffici e consolidate le volte e i solai lignei presenti all’interno. L’operazione più delicata riguarderà il primo piano di Palazzo Pretorio dove verranno demolite le tramezzature degli uffici destinati alla segreteria. La demolizione consentirà di ripristinare gli spazi originari dell’intera struttura. Il restyling di Palazzo Pretorio risulta necessario anche perché la realtà sismica del Comune di Anghiari è ben nota e la Valtiberina è stata più volte interessata da eventi sismici abbastanza importanti e le scosse devastanti del 1764 e del 1917 ne sono la conferma. La finalità dell’intervento che vede come responsabile del procedimento Enrico Montini, ingegnere comunale, è quella di formulare una valutazione finale sulla sicurezza e sulla conservazione del bene, sicurezza garantita dall’intervento di miglioramento sismico.