Arezzo - Cortona - Sansepolcro

Telesandomenico si apre alle scuole.

Un notiziario in sei lingue per essere accanto agli immigrati che vivono nel territorio aretino. È la nuova produzione che ha lanciato l’emittente televisiva della diocesi di Arezzo-Cortona-Sansepolcro, Telesandomenico. L’innovativo tg è stato presentato venerdì scorso durante una conferenza stampa nel Palazzo vescovile di Arezzo. In prima fila gli studenti delle scuole superiori della città che hanno raccolto l’invito della Fondazione Tsd Comunicazioni presieduta dal diacono Umberto Valiani per collaborare al nuovo corso della tv. «Telesandomenico ha iniziato a parlare le lingue della nostra storia attuale grazie ai ragazzi immigrati che sono parte essenziale del presente e che già pensano in italiano», ha detto l’arcivescovo Riccardo Fontana. Il presule ha ricordato che l’emittente diocesana «viene da lontano» e «continua ad essere legata al carisma domenicano attraverso una religiosa dell’ordine che collabora ai programmi». A fare gli onori di casa Andrea Fagioli, direttore di Tsd e di Toscana Oggi. «La nostra tv è una piccola realtà ma può contare su un grande entusiasmo». Fagioli ha definito Tsd «un cantiere aperto» dove un ruolo chiave viene giocato dai «tanti giovani che sono impegnati nelle produzioni». Fra queste c’è Tsd week world, il notiziario settimanale per stranieri in cui le notizie locali sono raccontate in albanese, arabo, francese, inglese, polacco e rumeno che va in onda il sabato alle 20.30 con le repliche il sabato alle 23.50 e la domenica alle 9.45. L’esperienza pilota è frutto di una convenzione di stage con l’Istituto tecnico commerciale «Buonarroti» di Arezzo che ha fornito una squadra di cinque speaker (quattro ragazzi di seconda generazione e una giovane donna che segue il corso serale di italiano). «Anche la scuola deve impossessarsi dei linguaggi dei media», ha sottolineato la vicepreside Paola Tanci. Una seconda alleanza è stata “firmata” con il liceo musicale «Petrarca» per realizzare le sigle dei programmi tv Chiesa oggi e Città nostra. «È stata coinvolta una classe vivace», ha chiarito Cecilia Luzzi, docente di estetica musicale. Infine la collaborazione con l’istituto d’arte «Piero della Francesca» per creare le scenografie del nuovo studio (nella foto). «Così gli studenti lavorano su progetti concreti che vanno a vantaggio del territorio», ha affermato il preside Luciano Tagliaferri. L’incontro è stato aperto dalla proiezione di un filmato curato da Maria Grazia Profeta sul rapporto fra Tsd e le scuole aretine.Giacomo Gambassi