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La Misericordia «percorre» 50mila chilometri

Luciano Crescentini è governatore della Confraternita di Misericordia di Sestino da più di un lustro. E se, nei secoli (quella sestinate è certamente tra le più antiche Misericordie della Toscana e il suo stendardo processionale è del 1421), la Confraternita sestinate ha svolto compiti importanti, gestendo un antico «ospedale» che sorgeva in «suolo lateranense», dando assistenza materiale e spirituale ai bisognosi, alle vedove e agli orfani. Oggi la Misericordia si trova ad assolvere a nuovi importanti compiti richiesti dai nuovi bisogni della società. Certo c’è un rischio in tutto ciò: che la Confraternita di Sestino, come anche altre Confraternite, si trasformino in «gestori di servizi». Ma è il rischio di una interazione solidale tra società civile non sempre in grado di dare risposte e il potenziale espresso dal radicamento religioso di tante associazioni.«Le nostre attività principali – spiega il governatore – sono i servizi sociali e di soccorso con ambulanza. A tal fine volontari sono a disposizione giorno e notte, dimostrando notevole abnegazione. Attualmente gli effettivi volontari sono 32, sia per l’ambulanza che per i trasferimenti con autovettura».Oltre a tali servizi – prosegue Crescentini – dal 2004 «la nostra Confraternita svolge, grazie alla convenzione con il Comune di Sestino, i servizi sociosanitari del progetto “Mobilità in montagna” utilizzando un’apposita autovettura in dotazione, normalmente gestita da due volontari pensionati».Questo servizio di mobilità è una conquista veramente moderna, che vuole venire incontro alle popolazioni montane: soprattutto visite in ospedale, riabilitazione, trattamenti chemioterapici, radiologici, per anziani, persone sole, persone non autosufficienti. «E quanto sia alto questo fabbisogno – afferma il governatore – lo dimostrano le cifre dell’ultimo anno: 344 viaggi e oltre 50mila chilometri di percorrenza. A tutto ciò si aggiunga il servizio per il 118 e 86 interventi con l’ambulanza».Una mole di attività veramente intensa che richiede mezzi e soprattutto personale umano. E forse in ciò, anche traducendo in termini operativi lo «spirito» della Misericordia, potranno trovare un po’ di lavoro disoccupati, giovani, cassaintegrati.«Siamo fiduciosi – prosegue il governatore – perché abbiamo un buon numero di confratelli, oltre 460, riceviamo donazioni, nello spirito di quelle “opere di misericordia” che contraddistingue un’associazione basata su fondamenta religiose. Poi ci attiviamo realizzando feste popolari e, naturalmente, corsi di formazione».Quest’anno la Confraternita ha tenuto un corso di primo livello, cui hanno partecipato 28 iscritti, ed è in programma un corso di secondo livello. Bisogna ancora ricordare che la Confraternita partecipa ai servizi funerari e che è a suo merito la «storica» processione del Venerdì Santo, già con gli «incappucciati», e che oggi comprende anche una rievocazione «viva» con comparse in costume, del «dramma religioso» del Golgota.Giancarlo Renzi