La centralità della famiglia nell’edu-cazione dei figli. È il tema affrontato dal corso per genitori, organizzato in tre serate, dall’associazione «I care» in collaborazione con l’assessorato alle politiche giovanili del Comune di Arezzo, che ha avuto inizio martedì 1 giugno. Il workshop si svolge a Casa Thevenin, in via Sassoverde ad Arezzo, e i prossimi appuntamenti sono previsti per martedì 8 e 15 giugno.Gli incontri si inseriscono all’interno dell’iniziativa «Overface» che da due anni coinvolge i ragazzi delle scuole superiori nell’organizzazione di feste senza l’uso di alcolici. Quest’anno il progetto si è allargato al coinvolgimento delle famiglie grazie al lavoro svolto da alcuni operatori «I care», che hanno distribuito nei vari istituti scolastici durante i colloqui circa 1700 brochure contenenti del materiale informativo, raccogliendo idee e impressioni. Il corso è condotto da Luca Deganutti, supervisore del programma terapeutico «Progetto Uomo» del Centro di solidarietà di Arezzo, accompagnato da alcuni rappresentanti «I care».I tre incontri non si limitano ad affrontare la questione dell’abuso di alcol che è al centro delle ultime attività dell’associazione ma comprenderanno anche tematiche relative all’educazione e agli stili di vita dei giovani e agli strumenti nelle mani dei genitori. «La famiglia può veramente fare tanto nell’educazione dei ragazzi sottolinea Pierluigi Ricci, vice-presidente di “I care” ed è per questo che vogliamo aiutare i genitori a parlare con i figli, a rivedere le loro paure e i loro modi di rapportarsi». «Spesso è difficile affrontare problematiche come quella dell’abuso di alcol afferma Ricci ma non dobbiamo pensare che sia una difficoltà che colpisce solo gli altri ragazzi e non i nostri».In questo senso il gruppo «I care» si propone di dare alle famiglie consigli e indicazioni, con l’obiettivo di creare una comunicazione educativa e non aggressiva. La partecipazione al corso è gratuita.Riccardo Ciccarelli
